Da mesi soffro per un’indecisione sentimentale
Buona sera, vi scrivo perché non so più dove sbattere la testa né con chi parlarne. Ho 22 anni e sono fidanzata con il mio ragazzo da più di tre. Il rapporto è sempre andato bene con anche dei momenti molto alti, anche se durante il primo anno la sua immaturità nelle relazioni era un ostacolo e per questo non sento di aver vissuto a pieno il periodo iniziale dell’innamoramento con lui. Inoltre, non c’è stato un vero e proprio corteggiamento: ci siamo da subito piaciuti e messi insieme. Durante questi tre anni comunque lui ha dimostrato innumerevoli volte il suo amore e la sua dedizione anche se naturalmente aveva dei momenti di défaillance probabilmente dovuti alla sua giovane età (è mio coetaneo) e alla sua inesperienza nelle relazioni più serie (che invece io avevo avuto). Da ottobre dello scorso anno però ha iniziato a deludermi in più occasioni, a mettermi da parte e a preferire suoi impegni personali (come il calcio, che lui pratica 5 volte a settimana e che inevitabilmente ci tiene più lontani) a me, facendo sì che passassimo meno tempo insieme e non riuscissimo nemmeno a ritagliarci un weekend per una fuga di coppia. Inoltre anche la nostra vita sessuale ha avuto un calo sia quantitativo che qualitativo nel periodo. Io ho cercato di parlargliene subito ma la situazione non si è messa a posto perché lui ha sminuito il tutto, finché il mese scorso ho minacciato di prendere decisioni drastiche se non avesse cambiato indirizzo. Ora sembra che sia sulla strada per migliorare, o almeno lo spero tanto. Io da una parte sento di essere ancora davvero innamorata di lui ma dall’altra sono dilaniata. Ho conosciuto infatti un ragazzo a novembre e da lì la sintonia è stata inarrestabile e reciproca. Ci vediamo due o tre volte al mese, e credo sia palese agli occhi di tutti quelli che ci vedono questa nostra affinità. Lui ha sempre saputo che io sono fidanzata. Tra di noi comunque non è mai successo nulla di fisico, anche se avrei voluto, perché al tempo stesso non avrei mai voluto tradire il mio fidanzato nonostante le sue mancanze proprio di quel periodo. Ho passato mesi a pensare a lui, sia da un punto di vista romantico che sessuale. Qualche settimana fa mi ha confessato i suoi sentimenti e io mi sono sentita come strattonata alla realtà e ho avuto una forte reazione di tristezza e angoscia. Gli ho quindi chiesto di vederci per parlarne ma vedendolo non ho avuto il coraggio di confessare i miei pensieri e sentimenti. Mi ha chiesto nuovamente di vederci e dopo averci pensato a lungo ho accettato. A inizio appuntamento addirittura mi aveva giá chiesto di vederci subito la mattina dopo. In seguito all’uscita abbiamo parlato di come proseguire e io gli ho detto che non avrei mai voluto una storia in parallelo ma che stare con lui mi faceva stare bene, che mi sentivo attratta da lui. Lui mi ha detto che non voleva porsi paletti di nessun tipo e non gli interessava se vedessi qualcun altro o no, e che non sapeva nemmeno lui se avrebbe voluto una relazione seria ma di sicuro quello che provava per me non era semplice attrazione, ma che si stava innamorando. Per essere corretta quindi gli ho brevemente spiegato la mia situazione con il mio ragazzo e a quel punto lui si è tirato indietro e ora non vuole proseguire la conoscenza. Questa cosa, e mi vergogno a dirlo, perché mi fa sentire una persona meschina, mi fa davvero soffrire tanto, come non soffrivo per amore da anni. Mi fa soffrire pensare di non vederlo, di non parlarci. In lui avevo trovato qualcuno simile a me. Forse mi fa soffrire il fatto che sia stato lui a prendere una decisione per entrambi e non sia stata io a farlo. Forse è perché ha cambiato idea e ha fatto un passo indietro lasciandomi da sola. Forse invece è il fatto che a soli 22 anni non stia seguendo la pancia ma continuo a ragionare da mesi sulle stesse cose. Ma se lasciassi il mio ragazzo, di cui alla fine sono ancora innamorata, per una persona con la quale poi magari non si concretizzerebbe nulla? Se sbagliassi? Ho bisogno di un parere oggettivo ed esterno che mi aiuti a districare questa situazione. Vi ringrazio.
Buongiorno Irene,
grazie per avermi reso partecipe della tua storia.
Spesso nelle relazioni si ha la sensazione che le proprie emozioni dipendano dalla situazione o dalla persona con cui stiamo, questo genera confusione e ambiguità proprio perchè ci si focalizza sull'Altro, i suoi atteggiamenti e comportamenti che possono anche cambiare nel tempo e non su se stessi.
Una prima cosa fondamentale è che ognuno di noi non può cambiare la persona che ha di fronte o una situazione, è però possibile modificare il proprio modo di pensare o reagire a quella persona e a quella situazione. Per fare questo è necessario volgere lo sguardo dentro se stessi, spostare l'attenzione dall'esterno all'interno, prima di tutto cercando di capire quali sono i veri e propri bisogni che ognuno ha dentro di sè, le emozioni profonde che si provano indipendentemente da qualcuno o qualcosa e in secondo luogo rendere il proprio comportamento e le proprie scelte coerenti proprio con quei bisogni e con quelle emozioni.
E' un lavoro importante, significativo e allo stesso tempo non facile quello di iniziare a strutturare se stessi come un tutt'uno, cercando di capire le proprie emozioni, bisogni, pensieri, così da avvicinarsi ad un'altra persona per le qualità e caratteristiche che possano in qualche modo accrescere il proprioBuon benessere, e non, come una mela a metà, avvicinarsi ad una persona perchè si pensa, inconsciamente, possegga proprio quelle qualità che a noi mancano, anche se in realtà non è così.
Ogni persona ha dentro di sè tutte le risorse di cui ha bisogno per essere felice e per stare bene, basta imparare a focalizzare l'attenzione su sè stessi, ascoltandosi consapevolmente.