Dott.ssa Silvia Bassi

Dott.ssa Silvia Bassi

Psicologa - Psicologa forense - Criminologa - Psicodiagnosta

Mio figlio non riesce a relazionare e socializzare con bambini della sua età

Salve, mi chimo Eliana ho un figlio 3 anni e mezzo,molto dolce,affettuoso e che non ha alcun problema di socializzazione con gli adulti. il suo problema invece nasce quando deve relazionarsi con bambini della sua età,che siano compagni di scuola o bambini incontrati al parco. Quando si trova a dover interagire con loro 1. assume un atteggiamento negativo: fa lo sbruffone,parla in dialetto e dice parolacce; 2. se un bambino gli chiede di giocare puntualmente rifiuta e se ne va'; 3. quando con il mio aiuto partecipa a giochi di gruppo tende a dare fastidio agli altri bambini per esempio se giocano alle costruzioni lui arriva e distrugge il lavoro degli altri; 4. tende a non difendersi quando viene picchiato rimane fermo a subire senza reagire o difendersi tutti portano questi atteggiamenti fanno si che gli altri amichetti compresi quelli di scuola non vogliono giocare con lui e tendono ad emarginarlo. Ho cercato più volte di spiegargli che non deve comportarsi in questo modo lui risponde cambiando discorso. Tutto questo mi dispiace e mi fa soffrire perchè,come ho già detto,è un bambino dolce,affettuoso e sensibile che purtroppo rischia di essere emarginato. Cosa posso fare per aiutarlo? Grazie anticipatamente per i consigli che vorrete darmi

Gent.ma Sig.ra Eliana, nel momento in cui si instaurano le prime relazioni con i pari e i bambini entrano nel mondo scolastico, subiscono per la prima volta "frustrazioni e sentimenti di inadeguatezza". Il disagio del bambino potrebbe essere dovuto a pensieri di inadeguatezza nei confronti dei coetanei o di non essere all'altezza dei compiti scolastici, o percepire l'ambiente scolastico come estraneo e negativo e mettere in atto conseguentemente atteggiamenti aggressivi e di isolamento. Lei potrebbe di contro adottare nei confronti di suo figlio un atteggiamento rassicurante , sereno che possa fargli percepire i coetanei e l'ambiente circostante come non minacciosi. Provi a porre l'accento sugli aspetti positivi della scuola e, per quanto riguarda la relazione con i pari, potrebbe agevolarla accompagnandolo in questa prova, inserendosi con lui nella relazione, in tal modo il bambino avrebbe il tempo per abituarsi all'interazione con lei al suo fianco , e allo stesso tempo avrebbe la libertà per affrontarla in autonomia. Grazie