Come posso curare l'agorafobia?
Salve a tutti mi chiamo ilaria e ho 18 anni, da un anno più o meno ho scoperto di soffrire di attacchi di panico, ansia e agorafobia. Ogni situazione poco familiare per me è un problema.. inizio a non respirare più tanto bene e sento un senso di oppressione al petto.. ormai non riesco nemmeno più a camminare da sola in posti dove non c'è nulla intorno a me, persino attraversare la strada è diventato un problema..
Ho un sogno, quello di diventare una persona autonoma, magari di andare a vivere in un'altra città e di far pesare anche meno questa cosa alla mia famiglia, mi faccio trattare ancora come una bambina.. se vado dal parrucchiere o in qualsiasi negozio devo essere per forza in compagnia di qualcuno che conosco.. la mia paura di sentirmi male supera ogni cosa ed io non ne posso più. Mi scuso per essermi dilungata così tanto ma volevo spiegare per bene la mia situazione, la mia domanda è.. come posso riuscire a sconfiggere questi nemici senza dover necessariamente ricorrere a farmaci? Grazie mille, buona serata
Cara Ilaria,
mi rendo conto di quanto questa sintomatologia ansiosa e panica possa rappresentare per lei una vera fonte di sofferenza, specie in questa sua fase del ciclo vitale, i diciotto anni, in cui una ragazza si confronta con il grande desiderio di emancipazione ed autonomia, ma anche con le paure che questi desideri di cambiamento possono implicare.
Anzitutto, mi sento di rimandarle che l'ansia che lei sta sperimentando, per quanto antipatica e limitante sia, ha un importante funzione di "segnalatore": in effetti, questo sintomo tanto fastidioso le sta segnalando l'emergenza di una difficoltà e, esattamente come accade per una spia luminosa che si accende in auto, le indica il bisogno di fermarsi per comprendere meglio cosa nella sua vita non sta funzionando come dovrebbe in modo che lei possa porvi rimedio.
In questo senso, evitando di ricorrere ai soli farmaci, che per altro potrebbero non avere effetti duraturi sulle cause di questo malessere, il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un professionista del benessere psicologico perché lei possa comprendere appieno come mai questa sorta di "allarme interno" sia scattato e, proprio grazie a questa comprensione, perché lei possa attivare le sue risorse personali per imparare a gestire al meglio le sue emozioni.