CONFUSIONE
Ho 33 anni sposata da 12 anni con un figlio di 7 anni, mio marito ne ha 44.
Negli ultimi anni a causa della mancanza di dialogo, le cose con mio marito sono precipitate, per lui la priorità è uscire conoscere gente nuova, non lavora da 3 anni, io ho lavorato e portato avanti la famiglia, pensavo di essere apprezzata per questo, invece credo abbia rovinato tutto, chiaramente lui si e' sentito umiliato, ma non ha mai reagito, si e' buttato nel volontariato e nell'attivismo di ogni genere, senza mai arrivare fino in fondo in nessun progetto. la famiglia all'ultimo posto!!!
Da un mese siamo separati ho deciso di andare via con mio figlio, abbiamo deciso per una consensuale.
Ora a distanza di 4 settimana dalla casa dove vivevamo tutti e 3 insieme, mi ritrovo in una casa in affitto, pensando che si avvicina l'estate e faremo nuove conoscenze, mi sale il panico non voglio, credo che lui mi manchi, mi manca vederlo giocare con mio figlio mi manca dormire con lui, mi manca sentirlo spiegare forme di vita animale, guardare con lui film e documentari. Mi mancano tante cose, forse troppe, non ci siamo lasciati per via di nuovi partner ma per motivi legati alla depressione di entrambi portata dal periodo storico, da una profonda depressione di coppia credo. Io direi che mi sento mancata di rispetto per tutte le volte che ha scelto gli amici a me.
vorrei dirgli ancora tante cose ma non riesco, e non so se farei bene o male. Da quando siamo separati sono molto più serena mentalmente e riusciamo a gestire meglio tutti gli impegni legati a nostro figlio. Questa sera mi chiedo se sia possibile un rapporto possa funzionare anche se rimaniamo separati?
Gentile Michela,
comprendo profondamente la sua confusione, dopo 12 anni insieme, non è per niente semplice cambiare vita, avere una nuova casa e predisporsi ad accettare le novità che verranno. A volte la paura dell'ignoto ci fa cadere nel bisogno di tornare alla vecchia routine. Una routine però dal quale ha deciso di allontanarsi perché sentiva che suo marito le mancava di rispetto, non apprezzava tutti i suoi sacrifici e preferiva gli amici alla famiglia. Ora afferma di sentirsi molto più serena e che in questa modalità riuscite a gestire meglio gli impegni legati a vostro figlio. E questo è ottimo. Avete anche scelto una separazione consensuale, quindi sembra che non ci sia una grossa conflittualità tra voi. Perciò se lei sente il bisogno di dirgli ancora tante cose, nessuno glielo impedisce. E rispetto alla sua domanda che ha posto alla fine, consideri che seppur siamo abituati a pensare alla famiglia classica dove madre, padre e figlio vivono nella stessa casa, in realtà non esiste una formula che vada bene e una sbagliata, l'importante è che le cose siano chiare e che non si creino delle aspettative che poi potrebbero essere disattese.
Le porgo cordiali saluti
E resto disponibile per un sostegno online qualora ne senta il bisogno.
Dott.ssa Silvia Menichini
3474239602