Senso di colpa e rimorso per la perdita di mia moglie.
Buongiorno. Mi chiamo Matteo e ho 72 anni. Scrivo per avere anche io aiuto, come d'altronde hanno fatto tante altre persone che hanno scritto per il mio stesso problema, in quanto da 2 mesi ho perso mia moglie dopo quasi cinquant'anni di vita insieme. E' un momento difficile per me perché, dato il poco tempo trascorso, non riesco assolutamente ad andare avanti. Nonostante i figli e i nipoti impegnano quasi totalmente le mie giornate, a me mia moglie manca moltissimo.. Sento dire che per queste cose ci vuole tempo, ma la paura di non avere tempo è molto più forte. Mia moglie è morta di malattia in breve tempo e la sua scomparsa mi ha letteralmente tolto la voglia di vivere. Ogni volta che guardo una sua foto piango, piango sempre, ma di questo non me vergogno perché la ritengo anche io una cosa normale per questo tipo di situazioni. Perdere la compagna di una vita è molto difficile da elaborare. Quello che provo molto invece, ed è questo che mi fa star male ancora di più, è forse il senso di colpa per non essermi dedicato troppo a lei. Forse, per egoismo personale, l'ho lasciata sola con i figli per seguire alcune mie passioni (caccia. pesca ed altro) e credo che in quasi cinquant'anni di matrimonio pochissime volte l'ho accompagnata a Messa. Mia moglie era una cattolica praticante e non è che io non lo sia cattolico, ma andare a Messa ogni Domenica, devo dire la verità, non me la sentivo proprio. Ho preferito uscire con amici per i miei hobby e adesso, oltre al dolore che provo per la sua morte, ho anche il senso di colpa di non essermi dedicato totalmente a lei. Come posso fare per superare questa situazione?.
Caro Matteo,
le sue parole sono piene di emozione e me l'ha trasmessa tutta.
Elaborare un lutto è un processo lungo, non semplice. Ha ragione chi dice che ci vuole tempo ma ha ragione anche lei quando sente questo vuoto, questa profonda tristezza.
Per quanto riguarda il suo forte senso di colpa, vorrei restituirle quello che mi ha comunicato: un profondo amore, un profondo rispetto, un autentico voler bene, nel senso più puro del termine, a sua moglie e alla sua famiglia in generale. Spero questo possa lenire anche leggermente il suo senso di colpa.
Se non si fosse dedicato anche ai suoi hobby e a se stesso probabilmente avrebbe tolto anche del tempo di qualità alla sua relazione. Sono sicura dalle sue parole che ha condiviso sentimenti autentici con sua moglie, e di averle dato più di quanto pensa di NON averle dato.
Se dovesse sentire questo dolore troppo forte e difficile da gestire, puo' richiedere un supporto psicologico per essere accompagnato in questo percorso complesso e pieno di emozioni forti e contrastanti.
Psicologa - Salerno