Dott.ssa Silvia Minervini

Sono una psicologa e psicoterapeuta specializzata in gruppoanalisi e nella mia pratica professionale incontro adulti, giovani adulti e famiglie sia per consulenze brevi che per percorsi psicoterapeutici.

In brevi presentazioni come queste si usa scrivere, ed è certamente corretto, che mi occupo di disturbi d’ansia, stress, disturbi dell’umore, disturbi del comportamento alimentare, ma questo modo di descrivere il mio lavoro, con parole che “piacciono all’algoritmo” e sembrano facilmente riconoscibili, mi sta un po’ scomodo.

Io mi occupo delle persone, e tutti questi sono i modi con i quali le persone provano ad affrontare le questioni che le interrogano, sono tentate soluzioni a malesseri profondi. In terapia si trova un modo di ascoltare i segnali che i sintomi ci inviano, di dare parola a questa sofferenza aggrovigliata e confusa, così che possa esprimersi, raccontarsi, farsi sentire.

Shakespeare nel Macbeth scrive: “Da’ parole al dolore. Il dolore che non parla sussurra al cuore oppresso e gli ordina di spezzarsi.” (Macbeth, Atto IV, Scena III.)

E poi si procede da qui.