Ho tradito mio marito
Salve sono una donna di 44 che 1 anno fa ha tradito suo marito. Avevamo appena comprato casa, lui era totalmente assorbito dal suo lavoro e aveva delegato a me tutte le incombenze della ristrutturazione seguendomi a distanza. Non mancava mai di criticarmi su tutto e io mi sentivo mortificata e umiliata oltre che delusa per il fatto che la casa era il coronamento del nostro sogno dopo 22 anni insieme e avrei voluto viverla con lui. Mi sentivo trascurata, umiliata, ferita e inadeguata. Ho incontrato una persona che mi ha fatto sentire importante, che mi copriva di attenzioni, seppur estraneo alla mia vita mi dava quelle lusinghe che in quel momento mi facevano credere in me stessa e mi facevano sentire figa. Mi sentivo una gran figa, per assecondare e alimentare questo bisogno di sentirmi così sono passata da un rapporto fatto di messaggi a brevi incontri per un caffè a una uscita rubata dove lui approfittando del fatto di essere soli si è spinto oltre, io seppur propensa a fare qualche gioco erotico non avrei voluto consumare l’atto ma non sono riuscita a fermarlo. Mi sono sentita forzare la mano, quasi oggetto di una violenza ma con la consapevolezza di essermi io infilata in una situazione in cui il mio comportamento era stato fuorviante. Dopo sono caduta come in una situazione di shock non sapevo cosa fare: parlarne con mio marito mi terrorizzava, mi sentivo in colpa e mi sono estraniata da tutto. Ma poi ha iniziato a mancarmi quel senso di forza e sicurezza in me stessa che mi dava l’altro, e l’ho rincontrato, nelle mie intenzioni c’era solo il bisogno di parlare, di dirci che era stato un errore, stupidamente la volontà di riportare indietro quel rapporto a quella fase iniziale che tanto mi appagava. Ma poi lui ha ricominciato a cercare un contatto fisico si è spogliato, mi ha spogliato ma io sopraffatta dal disagio sono andata via. Dopo qualche giorno però mi ha riscritto e io di nuovo dipendente da quella sensazione ho ricominciato quel rapporto fatto di me e quei messaggi sul telefonino e quella senza il e di essere figa. Pochi giorni dopo mio marito ha visto i messaggi e io come un fiume in piena gli ho detto tutto, avevo bisogno di confessare quanto mi era accaduto e senza pensare ho detto la mia vergogna. Subito mi sono accorta che se lo avessi perso ne sarei morta, non potevo vivere senza di lui e per me lui è veramente tutto. Il bisogno di sentirmi figa si è dissolto e come una doccia fredda sono tornata alla realtà e al dolore immenso per quello che ho fatto. Mio marito è rimasto con me, abbiamo due figli e dice che non mi lascia per loro. Ci ha provato, ci sta provando, ma passa da momenti di quiete a momenti di follia e rabbia in cui mi dice cose irripetibili, insulti verso la mia persona che mi gettano nella disperazione e dove ila mia autostima ne esce disintegrata. Lui stesso aveva fatto dei giochi erotici con un’alrra Durante la mia prima gravidanza che mi aveva confessato e io avevo perdonato e forse è il motivo per cui in un certo senso non mi sono fatta frenare da quanto mi stava accadendo quasi come se cantassi un credito nei suoi confronti, o forse è solo un alibi che mi sto costruendo per sentirmi meno in colpa, per non sentirmi una persona sbagliata. Vorrei non avere fatto quello che ho fatto, il senso di colpa mi sta distruggendo, vorrei riavere l’amore di mio marito: ma si può perdonare quello che ho fatto?
Cara Ginevra,
lasci da parte il senso di colpa e cerchi di capire più profondamente le radici ed il significato dell’esperienza che ha vissuto in modo che possa diventare uno strumento di trasformazione per lei ed eventualmente per la sua famiglia.
Credo che vi sarebbe molto utile in questo momento una terapia di coppia che vi aiuti a capire il vostro modo di relazionarvi e a chiarire i vostri desideri in modo da poter entrambi vivere le vostre vite in modo più soddisfacente.