Dott.ssa Simona Coscarella

Dott.ssa Simona Coscarella

Psicologa, Psicoterapeuta

Credo di essere un asociale fin da bambino

LO DICO SUBITO..MI SONO ACCORTO DI AVER SCRITTO UNA MAREA DI ROBA(MI SONO LASCIATO ANDARE UN PO' TROPPO:D), HO SCRITTO UN RIASSUNTO DELLA MIA VITA XD...SE NON AVETE VOGLIA DI LEGGERE TUTTO VI CAPISCO!(bè..magari questo aiuti a capire il problema). Ciao a tutti, Mi presento, sono un ragazzo di 25 anni con un piccolo problema che non mi da tregua da anni. Sono associale...me a differenza di chi accetta questo modello caratteriale sentendolo prorpio e parte del prorpio “io“ per me non è cosi...non ho mai accettato questo lato del mio carattere. La verità è che nel mio profondo non credo di essere un associale, da bambino (dai 0 ai 10 anni) amavo stare con i miei coetanei e passavo le giornate e il doposcuola a giocare con loro al parco sino alle 7 di sera, ricordo che mia madre o mio nonno per farmi tornare a casa dovevano prendermi con la forza:D Alle medie invece ho subito degli episodi di bullismo che sicuramente mi hanno reso più chiuso e diffidente verso gli alri. Ricordo che diventai un pò lo sfigatello della classe e questo andò avanti sino alla prima superiore dove i fenomeni di bullismo diventarono più gravi. A fine anno all'età di 15 anni ebbi un cambio improvviso di personalità..mi ribellai a tutto questo e dai 16 anni sino ai 20 inizio il periodo più bello e felice della mia vita... Non avevo molti amici ma i pochi che ho avuti erano come dei fratelli..con loro ho passato serate indimenticabili e a ripensare a qui momenti mi viene la pelle d'oca..Ibiza-locali-ragazze-alcool-e anche droga aimè...Qui ho capito di non essere un associale...amavo stare a contatto con gli altri. A 20 anni mi fidanzo e metto la testa a posto... ormai sono circa 3 anni che la mia vita e radicalmente cambiata.. Ho scoperto l'amore dello studio e dello sport, passo le giornate tra allenamenti e studi universitari. Ma mi manca la vita sociale...sono diventato un vecchio...mi mancano gli amici e le emozioni forti..mi sembra che più il tempo passa e più mi ammoscio..meno male che cè lo sport (che pratico in maniera agonisica) che mi distrare e mi tiene attivo. Ma tutto questo me lo sono creato io...odio il 95% delle persone e provo per loro antipatia, mi sembra di essere circondato da ignoranti superficiali,mi sento superiore agli altri in maniera patologica e questo mi rende impossibile socializzare.. Giudico quasi tutti in modo negativo..chi è brutto, chi superficiale, chi ignorante.. Non sono uno psicologo ma le parole “narcisismo“ e “associalità“ credo mi rappresentino alla perfezzione. Ora la domanda scontata..posso cambiare tutto questo? Voglio tornare ad amare la vita e provare enpatia verso gli altri...basta essere stronzi e sentirsi dio in terra.

Ciao Gabriele, il quadro che disegni è ben dipinto. Sei passato dall' ingenuità alla violenza subita subita e poi in parte affrontata attraverso un rafforzamento indotto dell' Io attraverso una compensazione di tipo narcisistico. Quando ci troviamo in difficoltà cerchiamo a modo nostro di adattarci per non soccombere e non è infrequente il passaggio narcisistico per chi è vittima di bullismo. Il narcisismo però purtroppo non è stata una buona soluzione perchè come vedi ti ha creato altre sofferenze. Quindi quando una soluzione non porta benefici non è funzionale. L' importante è che tu riconosca le tue caratteristiche di pensiero e azione e che riconosca il tuo malessere e i tuoi desideri al punto dal chiedere aiuto. Molti ahimè si strutturano nel problema senza vedere altre possibilità. Generalmente l' isolamento e la paranoia crescono negli anni creando quadri di vita sterili, inclini all' ira e con l' allontanamento progressivo dei pochi rimasti vicini.

Ti consiglio di iniziare subito un percorso di psicoterapia che ti aiuti a ricostruire un rapporto sano e maturo con le tue emozioni.

Buona Vita