È da un paio di anni che soffro..
Sono una ragazza di 19 anni e credo di soffrire di depressione da più di un paio di anni, ma non so se si tratti effettivamente di depressione o di qualcos'altro.
Inizio col dire che, ahimè, purtroppo ho tentato di farla finita, ma non sono mai arrivata fino in fondo, perché ho provato e provo un sentimento di attaccamento alla vita molto forte. Questo perché ho paura di morire non sapendo cosa ci sia dopo e anche perché non voglio far soffrire la mia famiglia. Questa situazione è peggiorata anche a causa dello stress provocato dalla scuola.
Vivo in un contesto familiare buonissimo, non ho alcun problema con i miei genitori, anzi ho ricevuto un'educazione abbastanza buona.
Probabilmente questa 'sofferenza' è 'sfociata' con la morte di mia nonna, a cui ero profondamente legata, ed è peggiorata con la morte recente di un'altra persona a me molto molto cara.
A ciò si aggiunge l'ansia, che ho quasi sempre e anche in situazioni in cui non dovrei averne, ed arrivo a stadi in cui mi tremano molto le mani e il battito cardiaco accellera molto. Ogni volta che qualcuno che non conosco mi rivolge la parola vado nel panico piú totale, mi imbarazzo.
A tutto ciò si aggiunge il fatto che io provi disgusto ogniqualvolta qualcuno mi abbraccia o mi dimostrino segni di affetto (che siano i miei familiari o i miei amici): provo una sensazione di panico perché, quando ad esempio qualcuno mi abbraccia, ho come l'impressione di essere intrappolata e di non riuscire a scappare.
Effettivamente di che cosa di tratta? E ho bisogno di rivolgermi a qualcuno?
Cara Alessandra, l' adolescenza è un periodo molto bello ma altrettanto emotivamente forte intenso e difficile. E' una fase di passaggio in cui ancora non sappiamo cosa e come vorremmo essere ma sembra che chi ci guarda da fuori si aspetti sempre qualcosa da noi. Che noi ci comportiamo o siamo come gli altri vorrebbero. Forse insieme all' affetto gli altri ti mettono addosso delle pressioni. Forse per questo ti senti soffocare e quando ti abbracciano si intensifica la sensazione. O forse queste perdite non troppo elaborate ti hanno bloccato le emozioni e quando qualcuno ti dimostra fisicamente affetto ti risveglia le emozioni tutte insieme e queste ti invadono all' improvviso togliendoti il fiato.
Tentare il suicidio è un indicatore di come tu reagisci al dolore, cioè cercando una via di fuga immediata. Il compito di tutti noi invece è imparare ad accettare il dolore perchè è una emozione importante come tutte le altre. Altrimenti non esisterebbe. Ma il dolore lo possiamo vivere, possiamo urlare, piangere fino al vomito, possiamo parlare della nostra sofferenza e possiamo anche esprimerla in una forma creativa.
Ti consiglio di trovare un sostegno psicologico e di utilizzarlo per imparare a conoscere, accogliere ed esprimere tutto l' arcobaleno delle tue emozioni.