Come reagire a uno stato di immobilismo
Dottori, buonasera
Le scrivo per cercare di risolvere un problema che sembra senza soluzioni.
Mi trovo in uno stato di immobilismo, faccio un lavoro che non mi piace molto, vivo con i miei genitori e sento il bisogno di uscire, di essere autonomo, ma ogni volta che cerco la soluzione per raggiungere tale obiettivo, mi blocco, inizio a pormi domande del tipo " cosa devo fare?, "mi conviene"?
Tutto mi porta in uno stato di frustazione nei confronti dei miei amici, anche nei confronti del sesso femminile, mi sento troppo inferiore.
Dottoressa non so cosa fare più.
Gentile Pietro, dalle sue parole si evince il forte disagio che prova n questo momento. Questo disagio che lei prova è il risultato di una serie di eventi, scelte magari condizionate dalla paura, dal senso di colpa o chissà da quale motore che, rivolto agli altri più che a noi stessi, finisce per generare immobilismo ed insoddisfazione. La cosa più utile che può fare adesso è porre un limite a tutto ciò e piano piano riprendere in mano la sua vita cambiando prospettiva. Una prospettiva che tenga in grande considerazione solo lei e i suoi desideri. Per fare questo percorso lento e graduale (non esistono bacchette magiche e soluzioni immediate che possano portare benefici) ha bisogno di una guida. Cerchi una/o Psicoterapeuta vicino a lei e inizi a pensare veramente a sè stesso. Non sarà facile e veloce ma sarà bello e se si impegna la sua vita cambierà totalmente.
Forza