Gentile utente, sono psicoterapeuta e consulente sessuale, il farmaco da un punto di vista psicologico, la mette a riposo dal pensiero che lei è "responsabile della sua erezione", avviene una sorta di delega al farmaco, così lei si può concentrare sul piacere e non sulla prestazione. Il suo corpo e la sua mente imparano, in questo modo come si fa, e il problema si dissolve. Questo significa che lei può farlo. Chiaramente quando inizia una nuova relazione si riattiva la memoria, anche corporea, della sua paura di "non essere all'altezza" e lei allora deve riabituare la sua mente a non preoccuparsene. Mi sembra che la sua autodiagnosi possa essere corretta, anche se io definirei il suo problema in questo modo: "difficoltà a passare dal luogo della prestazione a quello del piacere". Sarebbe utile un lavoro sull'estensione dell'area del piacere e sullo spostamento dell'attenzione dai genitali al resto del suo corpo; la pelle è l'organo più esteso del nostro corpo e nell'ambito della sessualità è possibile che sia poco esplorato nella convinzione che il piacere debba essere necessariamente legato ai genitali. Un saluto