Si può provare tanta pena e vergogna per la propria madre ?
Buona sera, vi scrivo per sentire il vostro parere riguardo ad alcune sensazioni che avverto quando sto in compagnia di mia madre. Mia madre, questa é la percezione che ho di lei: una donna sola, che non é riuscita a cavare un ragno dal buco, che ha demolito, invece di costruire, e che adesso si ritrova ad addormentarsi guardando i vecchi episodi di beautiful al computer.. si addormenta così, con il computer acceso, nel letto, tanto che devo essere io a spegnerlo e levarglielo di mano, stando attenta a non svegliarla... Mah, quando ci penso, a come si é ridotta, mi fa molta pena... Lei lavora da casa, ha un'azienda sua, é come se fosse una broker, insomma lavora nel turismo di lusso ... É un lavoro che si é creata da sola, e per questo la stimo ... Ma nonostante lei dica di sentirsi bene ecc, in realtà io avverto tutta la sua tristezza, la disperazione, la solitudine della sua vita. Certo fa di tutto per nascondere la sua fragilità, per non prendere coscienza della realtà ... Poveretta ... Comunque ci sono tratti del suo carattere che sono veramente difficili da tollerare, e credo che sia questo uno dei motivi della sua solitudine. Non so, comunque sia, io provo sia vergogna che compassione nei suoi confronti. Perché provo vergogna? Compassione perché la vedo sofferente, anzi la cosa che mi fa soffrire é vederla che cerca in tutti i modi di nascondere e negare a sé stessa la sua sofferenza... Vergogna che sia mia madre perché, forse in fondo ho paura di diventare come lei, non so...sta di fatto che tutto di lei mi provoca imbarazzo, specialmente quando siamo fuori, nel senso che provo vergogna nel camminare con lei per strada, o provo vergogna nel dire agli altri che lei é mia madre ... Mi vergogno di essere sua figlia. Perché provo questo? Comunque io non la sento né come una figura autorevole, ne come un vero punto di riferimento... Non so realmente che cosa sia lei per me...vorrei smettere di provare queste sensazioni ed accettarla più serenamente per quella che é
Gentilissima Serena ,
guardi mi dispiace molto per la situazione di disagio in cui si trova. Accade di essere dispiaciuti per l'infelicità delle persone accanto a noi. Questo denota sicuramente una sensibilità da parte sua. Comprendo le sue sensazioni, probabilmente lei non condivide lo stile di vita di sua madre. Però ci tengo a sottolineare che, noi non abbiamo controllo sulle emozioni altrui e sulle loro scelte di vita. L'unica cosa che possiamo "controllare "è il nostro comportamento. Io consiglio di intraprendere un percorso di crescita personale, al fine di"lasciar parlare" le sue emozioni ed elaborare le dinamiche che le creano disagio o "vergogna". Lei non ha indicato la sua età, ma , al di là di tutto, immagino sia giovane e ci sta che in una fase di crescita può apparire come particolarmente pesante la sofferenza degli altri. Figuriamoci di una madre che ovviamente è una figura di riferimento importante
Ci pensi. Resto a disposizione anche online
Buone cose