Credo di essere depressa
A 14 o 15 anni ho avuto un periodo di circa un anno, che io credo si stato depressivo, in cui non andavo quasi mai a scuola e guardavo continuamente video o ascoltavo musica, non riuscivo neanche ad apprezzare le poche uscite che avevo con i miei amici. Racconto questo perchè adesso di anni ne ho 21, ma mi sento come rientrata in quel periodo buio che avevo passato e non riesco a trovare conforto in niente e nessuno. La mia situazione famigliare ed economica non è di quelle più facili, mia madre e mia sorella continuano a parlare con me dei loro problemi, anche i miei amici le volte in cui ci vediamo continuano a parlare dei loro problemi e mi fa piacere che le persone riescano ad aprirsi e confidarsi con me ma ultimamente molte volte mi sento come se mi facessi carico di una parte del peso dei loro problemi, anche quelli più futili, quando invece vorrei solo un po' di leggerezza, è forse da egoisti? Insomma non mi sembra di star vivendo la mia vita, solitamente sono una persona positiva e cerco sempre di guardare il bicchiere mezzo pieno, ma è già da un po' che mi sento come persa, più il tempo passa più il bicchiere mi sembra mezzo vuoto. Inoltre in questi ultimi giorni sto piangendo per cose piccole a cui si può trovare una soluzione, e me ne rendo conto, ma non riesco a fare a meno di sentirmi stanca e stressata e sento che ho come un crollo emotivo. Non so se quello che ho scritto abbia senso, ma veramente non so più che fare in questa condizione, a volte mi sento apatica e penso di starmi facendo troppe pare e non ci penso, altre volte invece vorrei solo che qualcuno mi capisse e che validasse queste emozioni e mi dicesse cosa fare per uscire da questo limbo.
Gentile Sara,
Lei sembra accogliere tutte le problematiche di tutti coloro che le sono accanto. Quasi senza porre un confine. Mi perdoni se sono così diretta ma è per indicarle che così, senza un suo confine, che può variare, certamente, prova stanchezza emotiva e anche fisica. Potrebbe arrivare anche ad essere disattenta nella vita di tutti i giorni.
Le consiglio di trovare un terapeuta accogliente e che possa almeno ascoltarLa molto per i primi tempi. Se può, inizi a fare qualche colloquio conoscitivo. Scelga la persona che la fa sentire accolta. Me lo promette Sara?
Ricordi che se Lei non pensa a Lei stessa...chi può farlo? Si ritrovi con sé stessa prima. La sua vita sarà migliore mi creda.
Un saluto affettuoso.
SR,Psicologa. Roma.