Difficoltà relazionali perché parlo poco
Come dal titolo della domanda mi è difficile creare relazioni interpersonali che è una cosa che mi sta creando davvero problemi nella vita.
Sono una persona un po timida, ma non credo che si tratta della mia timidezza il non riuscire ad entrare in contatto e creare delle relazioni con le persone. Il problema è che parlo poco, è come se avessi la testa svuotata e stare con gli altri mi fa sentire a disagio, perché loro sempre trovano delle cose da dire. Non importa che siano banalità o cose intelligenti che nella maggior parte si tratta sole delle banalità ma osservando sono quelle cose che alle persone interessa parlare di più. E io non ci riesco non mo viene mai in mente di cosa parlare.
Quando incontro delle persone che conosco da tempo mi vergogno, perché oltre il saluto, il come stanno e qualche chiacchierata sul lavoro, poi inizia un silenzio imbarazzante, che potrebbe durare fino all'infinito, se non è l'altra persona a dire qualcosa. Io non so cosa mi stia succedendo, perché si anche prima non e che parlavo troppo ma adesso parlo sempre di meno. Adesso che ho finito l'università non so più cosa fare.. Ho paura a cercare un lavoro, perché ogni cosa dipende dalla conversazione e sapendo le mie difficoltà non voglio che gli altri scoprano questo mio handicap. Per tutto il tempo non faccio altro che pensare cosa ho sbagliato, perchè sono arrivato a questo punto?
Mi sento anche troppo stanco, ma credo che tutto dipenda dal mio problema, perché come ho detto prima penso solo come uscire da questa situazione e forse anche per il fatto che mi sforzo sempre a trovare delle cosa da dire quando sono in compagnia degli altri. Poi non riesco a concentrarmi.
Ho studiato "Economia e Diritto" e nelle materie diciamo "esatte" sono uscito con la media del 26-27, invece la parte del diritto appena 19-20, perché come detto prima non riuscivo a concentrarmi. Non so se mi sono spiegato bene, ma mi farebbe piacere se mi date qualche consiglio.
Grazie!
Buongiorno,
il mio consiglio è di approfondire in un percorso di psicoterapia le ragioni per le quali la sua ansia si sia accentuata in questo periodo e sia così preoccupato di non trovare cose da dire, tanto che questa preoccupazione rischia di ostacolarla nei rapporti interpersonali e anche nella ricerca di un lavoro.
Mi sembra che il suo problema sia legato a un eccessivo bisogno di controllo: infatti riesce bene nelle "scienze esatte" e un po' meno dove si tratta di mettersi in gioco.
Sembra che in lei ci sia un rigido giudice interiore che le chiede di fornire delle prestazioni elevate, che le intima di dire delle cose e possibilmente non banali. Lei continua a farsi una richiesta paradossale: "sii spontaneo!".
Dovrebbe farsi aiutare a lasciare andare il controllo, ad apprezzarsi per come è e non per come pensa di dover essere.
I miei auguri!
Cordialmente