Dott.ssa Simonetta Sodo

Dott.ssa Simonetta Sodo

Psicologo, Psicoterapeuta

Problemi con mio padre e mia madre

Buongiorno, sono una ragazza di 20 anni ed ho parecchi problemi nel relazionarmi con i miei genitori. Mi spiego meglio: vivo in casa con mia madre e mio padre, i quali, da quando sono molto piccola, litigano quasi ogni giorno per cose davvero futili.

Ho assistito anche ad atti di violenza (percosse) tra i miei genitori in giovanissima età, i quali ancora mi segnano ed influenzano sulle relazioni che ho con gli altri. I miei genitori sono molto freddi ed incapaci di parlare con me. Addirittura recentemente, durante una mia crisi, in cui ho confessato a mia madre di stare molto male per la fatica nel relazionarmi e per la loro mancanza di dialogo, mi sono sentita dire che è una cosa normale e che non devo starci male, come se fosse del tutto normale non avere sostegno e dialogo con i propri genitori. Fortunatamente ho un partner, da circa un anno e che mio padre odia, il quale è sempre disposto ad ascoltarmi e ad aiutarmi nello stare più serena. Mi trovo veramente non capita da loro, sembrano privi di ogni sensibilità ed emotività, come fossero dei robot.

Io ora spero di trovare un lavoro che mi consenta di mettermi da parte del denaro per poter vivere in futuro col mio ragazzo, ma attualmente questa situazione familiare, arrivata al limite, mi lascia priva di energie, di voglia di fare e di mettermi in gioco, oltre al fatto che mi risulta difficile staccarmi da loro anche se mi stanno facendo del male. Agli occhi di mio padre sembro sempre un'incapace e si dimostra gentile (o forse possessivo) solo quando faccio presente di voler andarmene di casa; mentre agli occhi di mia madre sembro una persona strana e troppo emotiva. Non so davvero cosa fare per poter stare meglio, per allontanarmi e non soffrirne, dal momento che un dialogo, come dimostratosi, non è possibile. Chiedo gentilmente aiuto o consiglio a voi. Ringrazio in anticipo, Elisa.

Buongiorno Elisa, mi rattrista la sua storia che, purtroppo, ancora oggi, non è l'unica. Lei è molto giovane e consapevole delle mancanze dei suoi genitori. Questo è un vantaggio. L'unico consiglio che mi sento di darle è di rivolgersi ad un terapeuta in modo che lei possa ricevere l'aiuto giusto per risolvere, anche se non totalmente, questa mancanza d'affetto e di riconoscimento della sua esistenza. Il terapeuta le fornirà gli strumenti giusti per affrontare la sua vita futura con fiducia in se stessa e nelle sue potenzialità.Le auguro una vita serena.

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Psicologo, Psicoterapeuta - Roma

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