Vorrei non essere mai esistita. L’esistenza mi causa solo dolore.
Sono stata cresciuta in una famiglia dove il risultato scolastico era l’unica cosa realmente importante, sopra ogni cosa, perfino alla salute.
Ho la depressione diagnosticata da due anni ormai, due anni che non faccio nulla della mia vita, che non proseguo gli obbiettivi da me prefissati, e magari essere qualcuno di meritevole per i miei genitori.
Passo da periodi in cui, tramite un assistente, provo a spronarmi ma inevitabilmente ricado nel buco d’agonia e malinconia che mi perseguita.
Un anno e mezzo fa sono finita in psichiatria per tentato suicidio... inutile dire che non è servito a nulla il ricovero.
Lo scorso inverno ho comprato due confezioni di aspirina da 20 pastiglie l’una. Volevo farmi fuori, peccato che mia madre ha trovato lo scontrino nel sacchetto della farmacia.
Penso molto spesso alla morte, davvero troppo. Ogni giorno.
Più passa il tempo è più mi sento vuota, senza significato, senza valore, ferita profondamente, arrabbiata, stanca.
Le cose che sono successe sono davvero tante, e probabilmente hanno contribuito a questo mio crollo.
Voglio tornare la persona energica che ero, quella ragazza che si prefissava un obbiettivo e lo raggiungeva a tutti i costi.
Non vorrei vivere, non vorrei morire.
Vorrei non esser mai esista.
Ciao Gaia, se stai scrivendo e chiedendo consiglio vuol dire che anche una minima parte di te ancora vorrebbe vivere. Mi chiedo se ti andrebbe di parlare di questa tua sofferenza in uno contesto terapeutico (anche online ) affinché non sia fine a se stessa ma possa aiutarti a trovare nuove consapevolezze e magari a trovare una piccola finestra di luce in mezzo a questo buio.
Dottoressa Stefania Iovino