Lutto e ansia
Mio marito è morto improvvisamente a 35 anni per un arresto cardiaco, mi sono rivolta ad uno psicologo e nella prima fase mi ha aiutato molto. Poi ho cominciato pian piano a fare quello che facevo prima, ho ricominciato a lavorare ma non parlo mai con nessuno di lui... Spesso ho degli attacchi di ansia specialmente la sera che cerco di gestire da sola perché non voglio prendere farmaci. A volte è come se la mia mente volesse cancellare quello che è successo, come se mio marito fosse semplicemente in un altra città e che prima o poi finirà quest’incubo ma allo stesso tempo so che lui non tornerà più ! È difficile da spiegare
L’elaborazione di un lutto non è una cosa immediata o veloce. È difficile e doloroso percorrerlo ed affrontarlo.
Cosa le ha fatto decidere di interrompere il percorso iniziato con la psicologa?
È opportuno visto la presenza di attacchi di ansia, affidarsi nuovamente ad un terapeuta. I farmaci servirebbero solo a coprire il sintomo (l’ansia) ma nasconderebbero la causa che la determina.
Un percorso psicologico anche se ha tempi più lunghi la può rendere libera dalle cause che determinano il suo sintomo e non dipendente dai farmaci.
"è difficile da spiegare" Non provi a spiegarlo. Dica con un'unica parola come si sente e si chieda cosa potrebbe fare per stare meglio.
Cordiali saluti
dottoressa Stefania Pelosi
- Est Emozioni nello spazio e nel tempo -