La fiducia deve essere innata in una coppia?
Salve, ho un problema di coppia, ho una storia con un ragazzo che è rimasto ferito dalle sue ex perché lo han tradito e ha scoperto mentivano su molte cose. Quindi all'inizio del rapporto mi ha detto di avere questo problema di gelosia forte, e effettivamente l'ho vissuto su di me perché spesso mi ha proibito per es. di andare da sola ai festini a casa di gruppi universitari perché lì è un ambiente in cui è facile tradire (ma poi se c era lui con me, si usciva poco e niente, perché stanco o altri problemi vari) in quanto lui nel passato ha avuto modo di vedere coi suoi occhi questi festini vanno in un certo modo (a suo dire), e poi mi chiedeva in generale, di fargli sapere o mi chiedeva se qualcuno ci aveva provato durante la mia giornata, o se mi stavo sentendo con qualcuno anche come amico, etc che in coppia è importante essere trasparenti, se mi piacevano i suoi amici, e cosi via tante altre scenate.. Dopo di che, quando capitava lui la possibilità di fare le stesse cose non voleva che gli dicessi niente, voleva agire indisturbato e si irritava per ogni mia richiesta, quindi dopo nel momento in cui non potevo far più quelle cose, ha tolto tutti i divieti che aveva fatto subire a me con tanto di frustrazione mia. Ora dice di riconoscere i suoi errori e che occorre massima libertà e fiducia nella coppia, che comprende: se esce coi suoi amici non è obbligato a raccontarmi cosa ha fatto, chi c' era con lui, dove sono andati, e cosi via, (perché io glielo chiedo in genere e mi sembra normale), se vuole farlo lo fa , altrimenti niente; oppure aggiungere nuove ragazze senza darmi spiegazioni, e che il rapporto non è tutto, quindi lui può scegliere in che ambito farmi entrare o meno, altrimenti si sente troppo controllato. Ci sentiamo durante tutto il giorno ma si parla piu degli impegni e doveri correnti che di altro, e io spesso lo ascolto e lo supporto, ma mi piacerebbe avere un rapporto più da amici e leggero, in cui si ci racconta tutto senza problemi, senza tabù, e anche di divertimento (invece ho l impressione che per lui questo si identifica con gli amici) non che ogni dettaglio sia su problemi seri e basta, ma ci si arricchisce le conversazioni di cose diverse. Ora io sono confusa, non so più cosa sia giusto o meno. Voi cosa ne pensate, quale comportamento sia giusto?... Inoltre, io in realtà non mi fido ancora pienamente di lui perché in passato mi ha tenuto nascosti dei particolari importanti per il proseguio della relazione anche se ancora non eravamo fidanzati ma ci stavamo frequentando (ma erano rilevanti a farmi capire quanto ci tenesse) e io li ho scoperti tramite terzi, e mi sono accorta anche che mi omette delle cose a volte (quindi mi genera sfiducia per alcuni comportamenti), inoltre ci tiene a me ma il suo desiderio non è alle stelle, e anche quando siamo fuori insieme capita che si guarda in giro (cosa che io non faccio se davanti ci sono bei ragazzi perché mi sembra brutto nei suoi confronti) oppure con una ragazza appena conosciuta le raccontava progetti di vita un po diversi rispetto a quelli che aveva detto a me. Ora mi chiedo la fiducia deve essere innata in una coppia?.. come so se mi posso veramente fidare di lui?... Grazie mille per l'attenzione, spero mi possiate aiutare a far chiarezza su ogni punto di quelli che vi ho esposto e con precisione ogni aspetto che vi ho raccontato per capire la vostra opinione e come concretamente posso gestire il tutto, mi trovo confusa e spiazzata. Grazie ancora
Cara Veronika,
la tua testimonianza sulla relazione di coppia che stai vivendo mi ha fatto riflettere sul concetto di fiducia e di reciprocità.
Mentre raccontavi, ho avuto la sensazione che sin dalle prime battute, ti ponessi, questa domanda: "posso fidarmi di lui? Lo DEVO fare a priori?".
Cosa DEVI fare o cosa SENTI di fare?
Hai sollevato una questione importante, a mio avviso: la reciprocità. Cioè, racconti che i divieti richiesti dal tuo ragazzo (non uscire, non andare alle feste, non stringere nuove amicizie maschili) interessino solo te e non lui, che tra l'altro, non ti fornisce troppe spiegazioni "altrimenti si sente troppo controllato".
La mancanza di reciprocità può comportare la perdita di fiducia, in quanto il rapporto smette di essere paritario, ma diventa un rapporto/gioco di forza.
Io credo che tu senta già di avere la risposta al tuo interrogativo, perchè tu stai vivendo la situazione che ti ferisce e saprai trarre le decisioni migliori, per te.
L'ascolto non giudicante di noi stessi ci apre un'infinità di opzioni altre, diverse da quelle che la paura o il senso di frustrazione che viviamo ci portano a considerare.
Il mio invito è di ascoltarti, di far parlare quella parte di te che sa già come comportarsi e che deve solo essere incoraggiata ad esprimersi.
Ti auguro il benessere e ti ringrazio per avermi fatto riflettere su questo argomento.
Aspetto volentieri tuoi aggiornamenti.
Buona giornata