Trovare la propria strada
Buonasera a tutti, sono un ragazzo di 22 anni e vengo da Roma. Vi racconto il mio percorso dopo il diploma: la mia prima scelta fu l'università e scelsi la facoltà di fisica nel settembre 2018. Per me è stato un ambiente ricco di sorprese e non credevo di fare amicizia cosi facilmente conoscendo il mio carattere timido e introverso. Purtroppo dopo 6 mesi, affrontando anche gli esami, mi sono reso conto che non avevo scelto la facoltà giusta sopratutto perché sentivo che mi mancavano le basi per affrontare alcune materie, a dirla tutta non è mai stato il mio sogno diventare un fisico, ma l'avevo scelta perché a scuola mi piaceva studiare proprio questa materia, ma all'università è tutta un altra storia. Cosi dopo aver lasciato ho cominciato a lavorare con mio padre per guadagnarmi qualcosa con le mie mani. A ottobre 2019 inizio il mio vero percorso che aspettavo da tanti anni di cominciare ( ma che non avevo cominciato perché mi ero preso del tempo per rifletterci per il semplice fatto che i brevetti hanno un prezzo elevato ) ovvero quello per la professione di pilota dell'aeronautica civile . Ho cominciato la teoria che mi è esattamente durata 6 mesi e prima della pandemia avevo cominciato con la prima ora di volo con l'istruttore. Con il tempo mi ero anche prefissato degli obbiettivi, cioè quello di prendere prima questo brevetto chiamato ppl brevetto da pilota privato ce comporta a completare la teoria e fare 45 ore di volo con 35 missioni totali, dove la sua utilità è quella di poter usare gli aerei solo per scopo personale e non lavorativo . per intraprendere anche lo scopo lavorativo bisogna prendere un ulteriore brevetto ovvero il cpl che ti permette già di diventare istruttore ed è il primo obbiettivo che mi ero prefissato ( senza considerare atpl che ti permette di diventare pilota di linea ma quella era un idea che già avevo scartato ). Continuando con le ore di volo a settembre 2020 sono arrivato a gennaio 2021 arrivando alla missione 12 con 14 ore di volo il che secondo il primo istruttore non ero pronto per fare il solista alla missione 13, mancava da correggere solo l'atterraggio. Tuttavia dopo 3 settimane di fermo a causa del maltempo, e l'istruttore che non stava bene, si presenta un comandante che mi fa un check di come ero messo, il che nota molte lacune sui livellamenti , cosi mi addestro con lui e dopo un po mi mi ricambiano di nuovo istruttore, sempre un comandante e anche lui ne trova altre ma che però mi dal le dritte giuste per andare avanti anche se con alti e bassi. Arrivando ad oggi sono a 25 ore di volo bloccato alla missione 12. Il discorso è che io vorrei anche continuare con questa strada ma il problema fondamentale sono i costi e che ho speso 4 mesi di tempo per questa missione sia in denaro che in tempo, sinceramente non so se sono in grado di proseguire cioè adesso vorrei lasciare perché sia perché i miei genitori non riescono più a sostenere tale spesa anche per la situazione in Italia che si è creata a causa della pandemia. Il mio dubbio è conviene davvero spendere tutti questi soldi per un singolo brevetto che alla fine non ti da nessuno sbocco lavorativo, e dovrei anche aggiungerne altri per farne un altro .
Dopo tutta questa storia il vero problema è che non ho un alternativa sicura dove sbatterci la testa e dove ho la piena convinzione di portarlo a termine, non riesco a capire in che cosa bisogna guardare in se stessi per capire la propria strada .
l'unica altra passione che sento di avere è quella per lo sport e il fitness, per il resto ne sono completamente insicuro su cosa scegliere come alternativa.
Caro amico,
il momento in cui dalle scuole superiori ci si avventura (è il termine giusto) nel mondo, è una vera e propria crisi: siamo messi di fronte alle responsabilità di un adulto, pur non sentendoci ancora tali. Dipendiamo dai genitori, ma sentiamo di dover diventare autonomi, e questo talvolta ci mette in una grave situazione di conflitto.
Ti chiedi chiedi come ci si rende conto della propria strada, anche se la risposta mi sembra sia già chiara: solo le nostre passioni possono indicarcela. Ora a quello che leggo, sembra pesarti molto l'intoppo che hai incontrato, soprattutto perché non vorresti essere di peso ai tuoi. Credo quindi che sarebbe meglio riflettere su questo, ossia come sentirsi meno di peso, magari considerando che ogni giovane è stato un onere per i propri genitori negli anni della formazione, o trovando soluzioni in cui tu ti possa sentire più autonomo e di aiuto.
Con i migliori auguri,
dr. Ventura