Mia figlia di 14 anni non riesce a fare amicizie
Buon giorno, sono una mamma di 41 anni che cresce da sola con difficoltà economiche e tanto amore una figlia di 14 anni. E' felicissima di essere uscita dalla brutta esperienza delle scuole medie, sempre messa da parte e presa in giro perché non era magrissima, perché non si comportava come gli altri, che disturbano, ridono di tutto e di tutti. Non si è mai inserita, ha subìto anche molti atti di bullismo. Non rendeva molto a scuola, stava perdendo la fiducia in se stessa. Ora finalmente al liceo, un ambiente a lei più congeniale, tutti interessati allo studio, tutti corretti e gradevoli. Ma lei ancora non riesce a farsi amicizie da frequentare fuori dall'aula. Si sentiva la ragazza più felice del mondo all'idea di poter uscire con degli amici, e invece niente. Comincia a frequentare qualcuno e poi viene sistematicamente allontanata. Lei ne soffre tantissimo, ed io per lei. Alla fine sta sempre con bambini più piccoli (sua sorella, i bambini della parrocchia a cui fa catechismo, i bambini in palestra, ecc) o con adulti. Io non esco nel tempo libero, e non frequento più con loro il mio vecchio gruppo di amici, per ragioni e economiche e per divergenze di opinione. Non so come darle una mano a farla venir fuori, è così bello sentirla ridere felice, ormai accade sempre più raramente. Io alle volte penso che lei risulti noiosa ai coetanei, perché non entra in sintonia con la massa. Cosa posso fare per lei? Cerco di rincuorarla e di consigliarle di approcciare delicatamente una conoscenza, senza sembrare un tornado invadente, perché per l'emozione lei tende ad assolutizzare le persone, e parlo molto con lei. Ma tutto quello che faccio è nullo. Come posso aiutarla?
Salve sig.ra Concetta. Da come espone il problema sembra ci sia principalmente una carenza di esperienze amicali e di contatti extra familiari. Sua figlia, oltre la scuola, ha modo di stare, anche con una certa fatica, in contesti tra pari? Purtroppo meno frequenta ragazzi coetanei e meno avrà modo di fare esperienza di questo aspetto, risultando nelle rare occasioni di socializzazione, impacciata e con pochi argomenti. Oltre a catechismo e palestra, che esperienze fa? Sa se fa utilizzo di chat o simili su internet? Se non ci fosse la possibilità di avere l'aiuto di un esperto, che dopo aver compreso bisogni e motivazioni di sua figlia potrebbe indirizzare la ragazza verso esperienze idonee, credo che il permetterle di stare a contatto con coetanei (conoscerà le offerte del territorio molto meglio del sottoscritto), il far esperienza, anche con fatica, del rapporto con gli altri, sia imprescindibile. Ovviamente con una supervisione sua sulle capacità di relazione e assertive, per far in modo che non ricada in episodi di bullismo o di ripetuta esclusione. Si concentri sui suoi interessi, sui contesti dove ha già delle competenze e non possa rifugiarsi in relazioni "facili" con adulti o bambini. Se questo dovrebbe essere troppo doloroso, bisognerà trovare altri contesti, ma rilanciando sempre alla figlia la volontà di entrare o meno in certi contesti, ma senza cedere alle prime titubanze. Purtroppo non è possibile un cambiamento senza sforzo e senza ogni forma di sofferenza.