Dott.ssa Susanna Bertini

Dott.ssa Susanna Bertini

psicoterapeuta, psicoanalista

Non ho più voglia di chiedergli attenzioni

Buongiorno scrivo perché ho un problema con mio marito che non so come risolvere. Sono sposata da 8 anni e ho due bellissimi bambini che mi danno tante soddisfazioni. Ho 38 anni e ho un ottimo lavoro. Mio marito è un bravissimo e premuroso padre e fa del suo meglio anche a casa dando il suo contributo per quello che riesce ed è capace. Il problema e che come coppia la situazione non va assolutamente.. sono praticamente 7 mesi che non abbiamo intimità e periodi del genere sono già capitati. Non ho più voglia di chiedergli attenzioni, sono una bella ragazza e non mi va davvero più di elemosinare attenzioni. Prima di sposarci non abbiamo avuto rapporti per mie motivazioni (che a posteriori reputo insensate) poi fin dal primo giorno di matrimonio ho capito che non c’era un gran feeling in quel senso. Però ero convinta che fosse lui l’uomo della mia vita. Purtroppo questa situazione di disinteresse verso il sesso e verso le mie esigenze in tal senso (oltre che una generale tendenza al non fare e una disorganizzazione cronica) ormai per me è diventata inaccettabile. Il clima a casa non è teso, non ci sono litigi e le bimbe sono serene ma, mentre prima periodicamente gli facevo notare questa situazione, in maniera più o meno delicata, ora non ho più proprio interesse a farlo. Ritengo che se la situazione è questa non vada forzata ma che del resto non si possa continuare così. Sono ancora giovane e piena di energie e penso di meritare una vita felice con i miei bambini e, se capiterà, con qualcuno al mio fianco. La separazione a mio avviso (una separazione tra persone civili però, non la guerra dei roses) è l’unica soluzione, non gliene ho mai parlato però. Il motivo è che temo i risvolti pratici della separazione (la casa in cui viviamo è di proprietà di mio marito ed è lui a pagare il mutuo) e quelli emotivi dei bimbi (2 e 5 anni) e di mio marito, che non so come potrebbe reagire… Non ho parlato mai a nessuno di questo, nemmeno alle mie amiche e ho davvero tanto bisogno di un consiglio…

Gentile Simona,


credo che l'intesa sessuale sia l'epifenomeno (non poco importante) di un'intesa sentimentale generale.

Dalle sue parole mi viene il dubbio che lei abbia investito emotivamente molto sulle bambine e sul lavoro, forse trascurando l'investimento sul partner, il quale, per ragioni a noi ignote, sembrerebbe essersi "ritirato". Da parte di suo marito i motivi del "ritiro", non appaiono necessariamente o esclusivamente ascrivibili al suo comportamento come moglie, è possibile che suo marito abbia attraversato e stia attraversando un periodo di crisi personale che in teoria potrebbe anche contemplare il proprio orientamento sessuale, è possibile, ma non ho elementi, che il suo partner si sia innamorato e sposato spinto da esigenze di conformismo sociale più che da proprie esigenze profonde. Credo che la via che Le  sarebbe utile percorrere, possibilmente con l'aiuto di un professionista esperto ( scegliendo fra gli psicoterapeuti iscritti all'ordine degli psicologi della sua regione, magari fra quanti offrono il primo colloquio gratuito) sia quella di approfondire i motivi remoti per i quali oggi si trova in questo frangente. In altre parole quando una coppia va verso la rottura, i meriti e le responsabilità non stanno da una parte sola.

La mia raccomandazione, se posso permettermi, è di non prendere decisioni affrettate, ma di esplorare i motivi che da parte sua hanno contribuito alle difficoltà attuali.

Augurandole ogni bene la saluto.