gentile signora Desirèe, sicuramente lei è un'ottima mamma, forse però non ricorda che nel periodo dell'adolescenza, per lei funestato dall'"imperdonabile" separazione dei suoi genitori, anche lei lottava per la sua indipendenza. Può darsi che a fronte della separazione lei si sia "alleata" con sua madre e non abbia esperito quel senso di contro dipendenza tipico dell'età. Credo che per aiutare sua figlia ora sia il momento di fare un "passo indietro" per consentirle di acquisire più autonomia. So quanto è doloroso, ma penso sia indispensabile. Sua figlia, ho l'impressione, senta su di sé la responsabilità di corrispondere alle aspettative della madre che non sempre (anzi quasi mai) corrispondono ai propri desideri profondi. Le dice che tutto va bene sia per non preoccuparla, sia può darsi, perché la avverte un po' intrusiva, A quell'età arriva il difficile compito di gestire se stessi, anche se non si dispone ancora degli strumenti adeguati, è un po' come quando ha imparato a camminare, nessuno riusciva a sopportare i primi capitomboli, ma è stato necessario perché imparasse a "camminare da sola". Mi domando se sua figlia non rappresenti per lei l'unico e più importante investimento emotivo, il che diventa, consapevolmente o meno, un peso per sua figlia. Ho il dubbio che il sovrappeso sia da ascrivere ad una specie di contraddizione: sua figlia adora la propria madre ma non riesce a trovare il suo spazio.... Queste poche righe vorrebbero essere lo spunto per una serena riflessione su se stessa, sulla sua vita, sui suoi desideri, sui suoi progetti per il futuro...riflessione che potrebbe essere d'esempio a sua figlia per progettare una vita autonoma e ricca di desideri realizzati. Molti auguri.