Sto impazzendo e non riesco a uscire da questa situazione.
Buonasera, provo ad esporvi sinteticamente il mio problema. Da anni convivo con una persona che fa abuso di alcol che la notte mi imoedisce sistematicamente di dormire con aggressioni verbali, prepotenze, minacce e pretese di ogni tipo. La manacanza di sonno, cosa che mi viene sistematicamente negata per notti e notti di seguito e la necessità di alzarmi presto per il lavoro mi ha depresso e distrutto fisicamente. Spesso durante le notti insonni in cui vengo continuamente fatta oggetto di stress psicologico (sputi, minacce, prepotenze,distruzione delle mie cose) inizio ad urlare e mi si copre ogni cosa dentro e fuori. In quei momenti sento che potrei uccidermi. Non controllo nulla urlo solo che voglio dormire e a volte mi faccio male da sola. Poi mi alzo dopo una o due ore vado a lavoro e fingo che ho avuto solo un live mal di testa. Sto impazzendo e non riesco a uscire da questa situazione. Riesco solo ad urlare.
La prima risposta che mi viene in mente è molto scontata e non chiedo che la cambierò, per quanto mi sia venuta immediata: lasci il suo compagno.
Purtroppo l'attuazione di questo consiglio, che non credo sia la prima volta che le viene dato, non è per niente facile.
Non conosco precisamente la sua situazione, so che la sua è una situazione di maltrattamento (perchè lei vive una condizione di chiaro maltrattamento psicologico, grave quanto quello fisico) e che questa è una condizione più diffusa di quanto sembri. So che spesso ciò che impedisce le donne maltrattate a lasciare il compagno abusante è la paura del compagno stesso, a volte una grave insicurezza, spesso un sentimento che permane nonostante anni di maltrattamento, il tutto unito a condizioni esterne quali la presenza di figli o difficoltà economiche.
Per quanto le sia difficile, deve lasciarlo, vi sono svariati associazioni che accolgono e aiutano in termini legali e materiali-abitativi donne con una storia simile alla sua, nonchè diversi professionisti, nel pubblico o nel privato, che la possano sostenere psicologicamente.
Sta a lei trovare la forza per fare il primo passo che le ho detto, che è anche il più difficile: lo lasci. Più tardi lo fa, più difficile le sarà farlo, perchè i continui maltrattamenti la renderanno sempre più fragile e dipendente da lui.