I miei genitori mi odiano?
Buonasera,
Sono una donna di 43 anni ...vi scrivo perche, dopo tutti questi anni, ancora non riesco a capire esattamente cosa porta la mia famiglia ad odiarmi cosi tanto...perché la mia sensazione è proprio questa...è talmente complessa la mia storia che davvero non so da che parte incominciare..sono figlia unica nata da due genitori con un loro vissuto difficile. Una madre cresciuta senza genitori e senza affetti e maltrattamenti la cui salvezza è stato il collegio, ed un padre, il più grande di 4 fratelli, anche lui poco apprezzato dai suoi familiari...i miei genitori mi hanno cresciuta in una campana di vetro e non mi hanno fatto mai mancare nulla...tutto ok fino al 1988, quando mi riscontrarono il diabete di tipo 1...per me è stato uno choc...ma ai tempi non c'erano psicologi a fianco a me..ed io, cosi impaurita delle iniezioni, mi sono ritrovata ad obbedire ad una nuova vita..una vita che non volevo...ho fatto le scuole superiori scelte per me dai miei genitori...il liceo pedagogico in una scuola religiosa che io non volevo...il mio sogno era l'istituto d'arte..ma la mia città era troppo pericolosa...troppi tossici e sbandati in quelle scuole...no...meglio mettere la povera Simonetta al sicuro...ho vissuto tranquillamente i cinque anni della scuola...almeno...cosi sembrava....alla fine del quarto anno mia madre va in pensione (INFERMIERA) e in quel momento è cambiato tutto...mia madre ha avuto spesso, con me piccola, un comportamento aggressivo...di cui, a quanto dice mio padre non ne era a conoscenza...non perdeva mai occasione di sfogare su di me la sua rabbia..non so cosa a me sia accaduto ma, a 18 anni ho cominciato ad avere crisi di rabbia verso di lei ...cercava sempre di comandarmi...di farmi fare quello che lei decideva, come se avessi cinque anni..se mi ribellavo litigi e insulti...consulti psichiatrici ecc ma non emerse nulla...mio padre mi difendeva ma non prese mai decisioni né posizioni su nulla...a vent'anni conobbi un ragazzo...molto diverso da me per istruzione e famiglia...che a parer di mia madre non faceva per me...ci sto ancora adesso ma come conoscenti...non mi sono voluta sposare né avere figli per la mia condizione..a 17 anni subentra l'ipotiroidismo e in concomitanza la vitiligine...dopo oltre 20 anni ne sono ricoperta...ho vissuto sempre molto forte il senso di disagio e di diversità...cominciai a cadere in depressione, motivo per il quale, senza pensarci troppo, mi sono trasferita con tutta la famiglia in un posto di mare, la terra originaria di mio padre, convinta, erroneamente, che qui sarei stata piu serena...è stato lo sbaglio piu grande della mia vita..sono io, adesso a pagarne il prezzo..mio padre, un uomo da giovane pacifico, ha sempre fatto il possibile per me..eppure non mi dava mai la stima e la fiducia che altri padri davano alle mie amiche..presi la patente ma non la macchina...la scusa era che non si fidava degli altri..mai brava sono orgoglioso...io ho un talento immane nel mio lavoro grafico e stima di molta gente..non sono stupida..anzi...dicono che sono molto intelligente....eppure lui cerca sempre di remare contro, buttandomi negatività su qualunque cosa volessi fare...ho incominciato a pensare che possano essere invidiosi...
Decisi di andare con il mio compagno in affitto..lui lavorava in fabbrica..un ragazzo tranquillo che mi voleva bene...io lavoretti saltuari ma nulla di importante..ho subito discriminazioni sul lavoro..per la mia condizione no alle poste, no centri commerciali, no infermiera e potrei continuare la lista..mentre i miei genitori due posti statali, una come infermiera e l'altro alle poste...entrambi raccomandati...io invece dovevo adeguarmi a cio che trovavo....secondo loro ero sfaticata..non mi davo da fare per trovare il posto giusto...nel tempo la mia condizione è peggiorata..i dolori neuropatici, spalla bloccata e sono preda facile dell'impulsivita'...non riesco piu a stare tranquilla...dopo aver rivenduto un piccolo immobile i miei decidono di acquistarmi un appartamento, perché al mio compagno non concedevano il mutuo...abbiamo detto grazie con la promessa che avremmo dato una mano con le spese e se riuscivamo con le rate del mutuo...dopo due mesi dal compromesso il mio compagno si ammala di cancro, leucemia acuta...un altro duro colpo..subisce il trapianto dal fratello e si salva ma si rivela una personalità diversa e aggressiva...da ragazzo calmo e pacioso a violento e in preda a scatti di ira che cura con depakin chrono....cado nello sconforto assoluto..mio padre, che forse ha fatto il passo piu lungo della gamba mostra cambiamenti verso di me..freddo..e appena mi vedeva si lamentava sempre di qualche doloretto oppure bollette da pagare. Mi spiego meglio...la sua pensione, piu alta serve per pagare il mutuo di casa mia..la casa, però, è stata ipotecata la loro e non la mia, per valore piu alto...la pensione di mia madre, invece, è in un altro conto cointestato con mio padre...mio padre, in questi anni ha sempre cercato di colpevolizzarmi..ma in maniera soft..mai diretta...bollette da pagare...difficoltà di qua, difficolta di la ecc...ogni litigio col mio compagno era un'occasione per spingermi a venderla...a casa loro spesso discussioni..mia madre non mi ha mai difesa.
Anzi mi urlava tantissimo addosso e faceva comunella insieme a mio padre..quando abitavo con loro spesso mi cacciavano...mi urlavano addosso di andarmene..obbligandomi cosi a bussare a casa del mio compagno ai tempi in cui viveva da solo...in questo ultimo periodo la situazione col mio compagno è peggiorata..lui senza lavoro, finita la mobilità, era piu irascibile del solito..io ormai ero consapevole che stava con me solo per interesse..lui è siciliano; senza piu i genitori e con i fratelli, sui quali non puo contare...tante volte a fargli capire che la casa era la mia e che non poteva spaccare le mie cose ne mancare di rispetto a me..ma nulla..senza lavoro poi..dove andava??
Un mese e mezzo fa stanca del suo ennesimo attacco di rabbia chiamo i carabinieri..insieme al suo psichiatra mi consigliano di allontanarmi per la mia incolumità..vado dai miei...i miei genitori hanno 75 anni...mio padre è diventato molto aggressivo ma non manesco e con mia madre litigano spesso..lei non esce mai se non per andare dal medico o in chiesa...non ha amiche...io ho sempre cercato di volerle bene..le ho fatto tanti quadri a punto croce e anche altre stupidaggini creative il cui scopo era tirarla su il morale...io le parlavo, lei con me invece mai, ....mi ha sempre trattata come una nemica ...ultimamente ho visto nascosti degli oggetti fatti da me all'uncinetto che le avevo regalato in un armadio...con la scusa della polvere...guarda sempre e solo la televisione..oppure urla contro mio padre ..anni fa gli è stato riscontrato un tremore alla mano destra..ma non parkinson...talvolta si dimentica le cose ma non ha l'alhzeimer...ma si rifiuta di fare i controlli dal neurologo. Ti urla addosso che a lei non serve nessun medico....
Io premetto non ho mai dato dispiaceri ai miei genitori..mai droghe o alcool..mentre loro amano bere vino...in casa mia non mancava mai..lei, sopratutto diventa aggressiva dopo che lo beve...specie di sera...se glielo dici mi urla bugiarda soprattutto cerca di calunniarmi urlando sui balconi per farmi screditare dalle persone..
Sono stata li da loro per circa un mese..io percepisco una pensione di invalidità, ma mi guadagno qualcosa creando schemi grafici per il ricamo...oltre lo stretto necessario non chiedo nulla a casa...stavo lavorando quando mio padre mi mostra un listino movimenti e, in particolare, mi chiede il motivo del perché non era entrato questo mese un bonifico di 126 euro come il mese scorso...io sono scesa dalle nuvole, anche perché non ne so nulla dei loro conti...prima vedo se si tratta dell' inps...niente..gli chiedo spiegazioni, ma non mi spiega nulla di concreto...l'unico modo per venirne a capo era controllare il loro conto cointestato su internet...bhe...mio padre, all'oscuro di mia madre, ha preso un prestito a suo nome per 6000 euro per un suo conoscente che non poteva prenderlo...versando a mio padre ogni mese il bonifico...il peggio è che mio padre non è ricco, ma vanta un saldo di -2000 euro fido compreso.. ho visto anche il nome del mittente che è pure una persona che conosco...li sono caduta quasi dalla sedia..mio padre non ha mai fatto da giovane nulla del genere..mia madre, che di queste cose non se n'è mai occupata, neppure mi stava ad ascoltare..poi, di fronte all'evidenza, segnata sul monitor del mio pc si è arrabbiata..ha pure chiesto a me di accompagnarla a parlare con la moglie del conoscente per sapere se era al corrente del fatto...l'ho accompagnata ma ho dovuto espormi io...il consiglio che diedi a mia madre fu quello di separare i conti..che forse mio padre non era piu affidabile...siccome sul conto cointestato c'è versata la pensione inail di mio padre, sembra che sia stata usata quella, e non quella di mia madre...sono comunque rimasta indignata..poteva almeno avvertirla...oltre che negare l'evidenza anche sul fatto che mio padre ha aperto un maxi prestito per estinguerne altri 4....mi ha dato dell'ignorantona e stupida e non so quanto altro...mia madre piangeva..io cercavo di consolarla e convincerla che qualcosa doveva fare per tutelarsi..nulla..io, invece, sentivo rabbia a pensare a tutte le volte che mio padre cercava di farmi sentire in colpa per le spese..e poi? Ad un estraneo in difficoltà non ha saputo dire di no..anzi...si è offerto lui di aiutarlo..il giorno dopo io mi sono isolata nella mia stanza..non volevo vederli...non ricordo bn l'esatto motivo, ma il giorno seguente litigammo..hanno cominciato ad attaccarmi in due..mio padre mi strattonava creandomi dei graffi sulle braccia e mia madre mi urlava addosso (come centinaia di altre volte)...le ho detto che è fingarda e infame..che io mi sono esposta per difendere a lei e ora mi pugnalava alle spalle..ad un certo punto mi sono sentita male...dovevo cenare e avevo fatto insulina rapida...continuavano ad attaccarmi e volevano chiamare i carabinieri..mia madre voleva farmi fare il tso...ho fatto in tempo a chiamare il mio compagno sul lavoro e gridavo aiuto dal balcone...sono intervenuti i carabinieri e i sanitari e la glicemia era molto bassa e sono caduta per terra....mi hanno soccorso sul balcone con flebo ecc..ero sudata sconvolta e molto debole..mi urlavano di andarmene a casa mia...e mia madre che sono una figlia schifosa (detto miliardi di volte)...mi hanno portato in ospedale per accertamenti..uscita poi da li sono tornata a casa loro, ho preso le mie cose e sono venuta a casa mia..qui sono sempre sola..il mio compagno lavora...ma con lui instabile non sono al sicuro...forse per questo mi odiano..lui stando in casa mia non mi permette di vendere la casa.......dove andrebbe a stare senza un lavoro stabile? Sicuramente pensano che è un prepotente che decide in casa degli altri, maleducato ecc....ma io non ho mai imposto a loro la sua presenza..al contrario...io ho sempre difeso i miei genitori e casa loro, non volevo ci venisse piu....era mia madre a dirmi di farlo venire!!!!!!!!!!!!!! Secondo loro, se io rimanessi sola cedrei sotto la pressione di mio padre e venderei.
Dopo quello che mi è successo è chiaro che io non ho piu nessuno...non ho da loro ricevuto nessuna telefonata..chissà..forse speravano che morissi, cosi riavrebbero tutto il loro benessere economico...dallo psichiatra ci sono stata tempo fa..lo preoccupava molto il fatto che io mi sentissi in colpa per quello che ho..per l'estate ho interrotto i colloqui...sento troppo caldo..riprendo a settembre...mi sento finita...forse mi suicido..cosi faccio tutti contenti...ma se parlate con loro le mie sono tutte fantasie...si come no....non vedo luce in fondo al tunnel...
Salve.
Non serve capire se i suoi genitori la odiano o sono semplicemente stato incapaci di prendersi cura di lei.
Non serve neanche capire cosa gli ha spinti a comportarsi così.
Conta capire come si è sentita lei è come può uscire ad affrontare la sua sofferenza.
I genitori non dovrebbero maltrattare i propri figli ma purtroppo questo succede. Sono dolori importanti che non si curano in poco tempo, la psicoterapia serve a darle uno spazio sicuro, dove lei viene accettata e ascoltata per quello che è. E a imparare a non dipendere da altri, emotivamente inadatti, dando dignità ai suoi vissuti.