Vigoressia: cosa è come riconoscerla
La vigoressia è un disturbo incluso nel manuale psicodiagnostico DSM V, e in particolare ricade nella categoria "Disturbo Evitante/Restrittivo dell'assunzione di cibo.”
Consiste nella “preoccupazione cronica di non essere sufficientemente muscolosi e tonici”, in caso di donne, muscolati e magri ,e in generale si intende la tendenza quasi ossessiva, di avere un fisico atletico e perfetto.
Questi individui vanno in palestra ogni giorno e condizionano in maniera particolarmente marcata la loro routine, a vantaggio dell’allenamento che serve apparentemente a scolpire il loro corpo, ma in realtà sotto sotto potrebbe nascondere un altro intento.
Ossia quello di soddisfare una carenza, un'insoddisfazione, un concreto problema di autostima e sicurezza personale.
L’insoddisfazione nei confronti di se stessi, viene trasferita sul corpo, che rappresenta la maschera di una sicurezza a cui si tende, ma che al momento non è detto che si abbia.
Va precisato subito che questo disturbo non ha nulla a che fare con la sana passione di chi va in palestra anche spesso, ma la intende come divertimento, passione, luogo di autoespressione e socializzazione, dove l’autostima c’ entra poco.
La vera autostima è quella infatti di chi si accetta come è, e cerca di migliorarsi senza stravolgere e condizionare profondamente se stesso, la propria personalità e la propria rete sociale.
Il limite infatti tra soggetto affetto da vigoressia e semplice amatore del fitness, è ahimè molto sottile e fare confusione è facilissimo.
La caratteristica che distingue compiutamente queste due figure è comunque quell’aspetto del proprio comportamento per cui si stravolge completamente la propria routine a vantaggio della palestra, fino all’auto-condizionamento estremo; il vigoressico tende infatti a isolarsi e a far girare tutti i suoi interessi dietro alla palestra, sacrificando anche amicizie importanti.
Inoltre egli organizza la sua routine verso una:
Probabilmente questo disagio è figlio del nostro tempo, dove la giovinezza e la bellezza sono considerati veri e propri valori cui attenersi; vero, però, che il vigoressico ha una fragilità di fondo, che ha origini tutte da esaminare e che non si possono collegare esclusivamente al concetto di bellezza come valore.
Chi ha questi disturbi probabilmente ha questioni irrisolte, più personali che altro, e l’enfasi data alla perfezione fisica, molto probabilmente, contribuisce solo in parte all’espansione della Vigoressia.
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