Non ce la faccio più. Perchè non riesco a farla finita?
Sto male, sempre peggio. La situazione è sempre più fuori controllo. Vorrei morire, ci penso di continuo ma non riesco a dar corpo a questo pensiero. La cosa particolare è che nel frattempo insisto nel provare a dare possibilità alla vita e a me stesso. Anziché affossarmi e rinchiudermi in casa continuo a lavorare, a uscire, a leggere, a frequentare teatri o qualche locale. Ma la cosa devastante è il vedere che non cambia nulla di una virgola. Io sono sempre triste, depresso e spaventosamente solo. E questo da sempre. Non ho amici. Non ho mai avuto nessuna relazione. Sono sempre più convinto che se avessi un briciolo di dignità mi sarei suicidato già da molto tempo. Tenermi in vita significa continuare a dare la possibilità alla vita e al mondo di umiliarmi. Ho tentato anche di farmi aiutare da diversi psicologi. Con alcuni per pochi incontri mentre con altri con percorsi anche medio-lunghi. Ma con nessun risultato. Spero finisca tutto al più presto. E se non sarò io a darmi una fine immediata, spero che intervenga la natura o il caso. Scusate per lo sfogo.
Caro Fabio, da quello che scrive traspare tutta la sua disperazione e impotenza. Non deve essere facile continuare ad andare avanti se quello che le occupa la mente ogni giorno sono pensieri di morte, di fronte ad una vita che le appare priva di significato. Ma lei ha una risorsa importante: sta continuando a vivere...lo fa uscendo, coltivando le sue passioni. Sta parlando e agendo il suo corpo quando la mente invece sembra affossarla e quasi cancellare ciò che invece sta facendo di importante! Continui ad ascoltare quella parte che la trascina a fare le cose, che la porta fuori casa, lasci parlare il suo corpo...dia ascolto alla parte che sta lottando per affermarsi. Quella parte sa che lei è importante e che merita di vivere una vita piena, appagante! Lei è molto più forte di quanto crede! Il mio consiglio è quello di continuare a farsi aiutare; insieme al suo terapeuta troverete il percorso più adatto a lei. Il lavoro lei lo sta già facendo...continui a coltivare tutto ciò che le può dare un minimo di sollievo. Sarà prima solo il corpo ad agire, ma vedrà che la mente passo dopo passo la seguirà.
Non molli...