Dott.ssa Valentina Berruti

Dott.ssa Valentina Berruti

psicoterapeuta (sistemico-relazionale)

Credo di essere un'alcolista, aiuto!

Ho iniziato a bere all'età di 14 anni ogni fine settimana. Ogni sabato sera con i miei amici bevevamo whisky e vodka fino a tornare a casa ubriachi. Era una distrazione, la vedevo come una via di uscita dai problemi quotidiani. Infatti aspettavo con ansia il weekend per quell'attimo di pace interiore. Arrivata a 17 anni non conoscevo nessun altro tipo di divertimento, se non con l'alcol. Ero arrivata addirittura a bere di nascosto l'alcol che c'era in casa in pieno pomeriggio o a metà mattinata. I rapporti con i miei si sono rovinati perché vedevano lo stato in cui tornavo a casa ogni volta e perché si accorgevano dell'alcol che mancava. Sono stata da uno psicologo per un anno e mezzo per capire la causa del mio malessere. Ho poi imparato a diminuire. Per anni e anni ho bevuto solo birra e vino e occasionalmente superalcolici. E credevo di esserne uscita bevendo solo alcolici non forti, ma in realtà non riesco affatto ad eliminarlo del tutto. E ora all'età di 25 anni posso dire che non esiste un giorno in cui sono fuori casa e non compro almeno una bottiglia di birra. Non credevo fosse un problema perché ho sempre avuto ragazzi bevitori. Poi ho conosciuto un uomo astemio con cui sono stata insieme per qualche mese. E per lui era un problema. Dopo litigi e sofferenze che gli ho causato, abbiamo chiuso. Solo perché per lui bere tutti i giorni era una follia e perché era consapevole di non potermi aiutare. Ma il fatto è che non so se posso essere aiutata perché non so vivere senza. Non ricordo la mia vita prima dell'alcol perché è un elemento fondamentale nella mia vita e lo dichiaro con enorme fatica. E quindi che fare? Sono alla soglia dei 30 e sono ancora bloccata a quella serata estiva in cui ho bevuto alcolici per la prima volta.

Cara Erika,

capisco benissimo la sua situazione in quanto l’alcolismo è una dipendenza molto comune e l’unico consiglio che mi sento di darle è quello di trovare un centro alcologico in un ospedale della sua città che possa aiutarla a superare la dipendenza dall’alcol. Non è  infatti facile uscirne da soli in quanto in molti casi l’alcol ha creato degli scompensi chimici che richiedono l’intervento di uno psichiatra che  deve modulare  un protocollo farmacologico che sia specifico per la sua condizione. Ovviamente oltre al sostegno farmacologico è necessario portare avanti una psicoterapia che l’aiuti a comprendere il significato profondo della sua dipendenza. Ho visto che ha solo 19 anni quindi sono certa che con il supporto giusto e la motivazione a smettere potrà ottenere degli ottimi risultati. Le consiglio inoltre di frequentare dei gruppi di sostegno psicologico durante il processo di disintossicazione dall’alcol che le faranno comprendere che non è sola in questo percorso e che ci sono molte persone che sono state in grado di liberarsi da questa dipendenza.

Saluti