Dott.ssa Valentina Rodolfi

Sono una Psicologa e Psicoterapeuta a orientamento Psicoanalitico relazionale. La mia formazione è totalmente dedicata al trattamento di adolescenti e giovani adulti (10-30 anni) con particolare attenzione al sostegno genitoriale. 

Dopo la laurea in psicologia all'Università degli studi di Parma nel 2012 ho intrapreso il percorso di formazione in Psicoterapia psicoanalitica relazionale orientata all'adolescente e al giovane presso SIPRe - Società italiana di psicoanalisi della relazione, che ho concluso nel 2017. 

Nel 2018 sono diventata Direttrice del Centro SIPRe di Parma.

Lavorare con gli adolescenti significa entrare in un mondo estremamente variegato e fluido, nel quale ogni cosa può cambiare in modo bruscamente repentino o rimanere dolorosamente cristallizzata in un eterno futuro (ciò che gli psicologi chiamano "blocco evolutivo"). 

Il trattamento clinico del giovane si basa in primo luogo sulla comprensione del mondo interno del ragazzo con l'obiettivo di aiutarlo a superare un momento difficile, una particolare crisi o "semplicemente" guidarlo nella messa a fuoco di come è fatto e di ciò che sta per divenire. 

Non si tratta quindi di "dare dei consigli" o direttive, nè di dire che "questo non si fa e quello si fa in quel modo", ma di ascoltare e comprendere profondamente, liberi da giudizio e pregiudizio, restituendo man mano pezzi di questa comprensione al ragazzo (e alla famiglia) in modo da cocostruire insieme il puzzle della sua identità nel suo momento di vita attuale con un occhio sempre teso al futuro.

Il giovane è un essere in divenire...o meglio, che "sta divenendo"; intervenire in questa fase di vita, caratterizzata da plasticità e flessibilità identitaria, con degli strumenti appropriati (possedendo a monte un background di conoscenze specifiche rispetto le criticità di questo momento di vita peculiare) può segnare una svolta decisiva nella vita dell'individuo. E' possibile inoltre che i frutti di un lavoro di questo tipo possano essere colti per tutto il resto della propria esistenza. 

Imparare a guardarsi, accettarsi con clemenza ma in un'ottica evolutiva, costruire attivamente il significato delle proprie esperienze di vita e non subirle passivamente, costituiscono le basi per un'adultità appagante.