Da sempre l'ho vista come una bimba eternamente insoddisfatta
buongiorno, sono mamma di una bimba di sei anni, non sono mai stata una mamma molto apprensiva, le ho sempre lasciato i suoi spazi ma imponendo comunque alcune regole da rispettare rigorosamente.E' sempre stata una bambina un pò “viziata“ dai nonni (ma credo non più del normale) ma da sempre l'ho vista come una bimba eternamente insoddisfatta; quello che ha non è mai abbastanza, e teme il confronto con gli altri bambini ( della serie che nella sua testa gli altri hanno sempre più di lei). Crescendo questa cosa si è accentuata, apparentemente è col sorriso ma poi quando si trova a relazionarsi con altri bambini tende a rimanere sola, anche ad esempio ai compleanni, lei si mette in un angolo. Ho cercato di parlarle e capire ma lei dice che gli altri non vogliono giocare con lei ( io credo che lei non accetti il fatto di non essere lei a dirigere il gioco). E' una bambina molto intelligente anche a detta delle maestre, ma non ci mette impegno; in niente..non mette passione nello sport( che abbiamo lasciato scegliere a lei), inizia una cosa e non la finisce, è perennemente distratta da qualsiasi stimolo esterno da ciò che sta facendo, insomma sembra vivere sulle nuvole. Ora non so come comportarmi; inizialmente cercavamo di essere rigidi ma senza risultati; abbiamo provato a parlarle ma non si sfoga con noi e cerca milioni di scuse( bugie) per giustificare il comportamento.. cosa dobbiamo fare?? inizio a preoccuparmi.. ringrazio in anticipo
Gentile signora,
non mi preoccuperei se la bimba non mostra di avere passioni particolari e di conseguenza non si impegna molto in nessun settore; 6 anni sono pochi in questo senso e la bimba avrà ancora tempo per scoprire le sue attitudini e coltivare i suoi desideri. Mi sembra più meritevole di attenzione invece la tendenza ad isolarsi, che non mi sembra giustificabile a quell'età. Penso tuttavia che occorra un resoconto più dettagliato per poter avanzare ipotesi diagnostiche. Le consiglio di consultare uno psicologo/a psicoterapeuta, possibilmente assieme anche al coniuge, per chiarire meglio i perchè della scarsa socializzazione e trovarvi correttivi. E' importante in genere che anche i genitori si rechino dallo psicologo perchè ne sono o ne possono essere i primi collaboratori.
Cordiali saluti