Perchè mi sento sempre sbagliata in ogni cosa che faccio?
Salve. Sono ragazza di 19 anni e sto vivendo una situazione che non riesco a sopportare più. Da qualche anno mi sono trasferita con la mia famiglia al mio paese di orgine dopo aver vissuto la maggior parte della mia vita in un altro paese. Qui non ho nessuno, non ho amici, non esco mai, sono sempre chiusa in casa. Da quasi due mesi mi sono lasciata con il mio fidanzato dopo esserci stata un paio d'anni e nonostante con lui stessi bene mi sentivo sempre sola e stavo sempre a piangere. Da circa due settimane ho iniziato a sentirmi con un uomo di 30 anni, stavo bene davvero e le mie ansie e attacchi di panico non c'erano più. Ieri ho deciso di dirlo ai miei genitori perchè ho sempre detto tutto a loro e non volevo nascondergli niente. Hanno avuto una reazione che veramente non mi aspettavo. Immaginavo che non lo avrebbero accettato ma no che mia mamma piangesse tutta la giornata, e ancora adesso dopo 24h, e soprattutto veder piangere mio padre. Hanno detto che da me non se lo aspettavano, che li ho delusi molto. Io non penso di aver fatto davvero qualcosa di grave per meritarmi queste parole, bastava dire che non accettavano questa cosa. Ho messo fine a questa storia dopo aver pianto tutto il giorno, davvero non volevo, stavo bene con lui. Ora però non riesco a guardare in faccia in miei genitori, mi vergogno, non riesco neanche a guardarmi allo specchio dalla vergogna. Sento mia madre piangere e i sensi di colpa aumentano sempre di più. Sono distrutta. Vorrei poter tornare indietro per cancellare tutto. Perchè mi sento sempre sbagliata in ogni cosa che faccio? Perchè mi sento inutile? Non riesco più ad andare avanti...
Gentile Marika,
capisco che non è facile integrarsi in un paese, ma non deve vederlo come una sorta di prigione. Molti ragazzi nati in un paese studiano e magari scelgono di allontanarsi per trovare lavoro o non rinunciano a qualche svago, anche se devono spostarsi.
Cosa rappresenta per lei quest'uomo d 30 anni? Se il sentimento è profondo, non è probabilmente il caso di rinunciarci e di farsi condizionare dai genitori; se fosse invece solo un modo per evadere forse dovrebbe ben considerare la situazione.
Uno psicologo può aiutarla a discernere meglio il da farsi.
Cordiali saluti