Gentile Sara, ovviamente ogni malattia cronica può complicarsi e peggiorare con altri disturbi che variano in base al tipo di malattia. Le complicazioni verso cui predispone variano in base alla malattia stessa e sto parlando di complicazioni fisiche. Dal punto di vista psicologico probabilmente vale lo stesso discorso, non credo si possa generalizzare, oltre a parlare degli ovvi stati depressivi che genera lo stato di malattia. Anche per possibili complicazioni dello stato psicologico sarebbe opportuno fare riferimento al tipo di malattia. Nel suo caso mi colpisce che a soli 19 anni, presumo, lei sia già rassegnata a convivere con la malattia e pensi soltanto a cosa può fare per accettarla. E' certa di aver tentato tutte le strade? Oggi la medicina sta trovando substrati fisiologici, molecole ecc. che depongono per concezioni del tipo: "tutto il corpo pensa" "tutto il corpo sente emozioni" e tuttavia ancora si stenta ad introdurre la consulenza e la terapia psicologica nella cura delle malattie. Soprattutto in quelle croniche esse dovrebbero essere effettuate di routine. La invito a riflettere su questo suo atteggiamento, a scuotersi, a cercare un bravo psicologo psicoterapeuta esperto nei rapporti mente-corpo. Poi sulle tecniche per una migliore accettazione della malattia credo si possa spaziare dal rilassamento, alla mindfulness o altro...può trovare qualcosa su internet forse, ma prima proverei a vedere se esistono strumenti psicologici che realmente migliorano lo stato fisico. Uno di essi ad es. è il compito di scrittura ideato dallo psicologo americano J.Pennebaker; troverà qualcosa su internet. cordiali saluti