Dott.ssa Valentina Sciubba

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Dott.ssa Valentina Sciubba

Psicologo, Psicoterapeuta, Psicosomatista

Provocare la rabbia in molteplici modi

Premetto nessuno mi ha fatto diagnosi di schizofrenia, mia sorella (medico omeopata) la da' x scontato, .Ora ho una diagnosi di sindrome bipolare certificata ma resto comunque aperto. supponiamo che mia sorella applichi, al sottoscritto in quasi tutte le riunioni familiari, e assieme ad altri familiari, la terapia dello 'stimolo' ovvero quella di provocare la rabbia in molteplici modi ma che questo non sia tutto, ovvero che informi condominio, palestra, amicizie medici da me contattati. Ritenete che sia produttivo che una persona che puo' diventare pericolosa ad un livello di provocazione come qualsiasi altra si trovi davanti in quasi ogni occasione delle persone prevenute (non selezionate) potenziali amicizie anche fidanzate e debba subire questa sorta di tortura? (non mi dite che sono manie di persecuzione) Insomma mi vorreste convincere che con tutta la gente frustrata si debba coinvolgere una persona qualsiasi appena conosciuta a fare la 'terapia' ad un altro molto piu' intelligente oltro tutto??? Facendomi Creare cosi' dei rapporti basati sulla falsita' (so che sei malato ti faccio domande x vedere come reagisci.....) Io credo che questo sistema porti semplicemente ad aggravare la situazione frustrando la persona, minandone la dignita' e dal momento che se ne accorge , ad allontarsi dalle persone familiari e non Vi ringrazio, CP
Gentile utente, qualunque sia il disturbo che le hanno diagnosticato o meno, non mi sembra produttivo né corretto che si occupi della psicoterapia un familiare. Si rivolga ad uno psicologo psicoterapeuta estraneo e di sua fiducia e ci si affidi per venire a capo delle sue difficoltà e disturbi se ritiene di averli. Sarà compito poi dello psicoterapeuta fornirle gli strumenti per meglio relazionarsi anche nei confronti dei familiari o persone ad essi collegate.