Dott.ssa Valentina Sciubba

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Dott.ssa Valentina Sciubba

Psicologo, Psicoterapeuta, Psicosomatista

Uno sfogo amaro

Sono una persona giovane di 35 anni, ma nonostante tutto posso dire di averne passate di cotte e di crude con un padre assente, menefreghista, con cui non ho più rapporti da oltre 10 anni grazie a Dio, una madre che ha fatto quello che ha potuto, per questo la ringrazierò sempre ed un fratello con cui vado d'accordo. A parte questo, la questione è un'altra. Mia madre è sempre stanca, fa molti turni dove lavora e...io non so come aiutarla, vorrei appunto andando a lavorare. Una cosa semplice! Ma per anni e anni, nonostante io ci abbia provato fatto colloqui, curriculum, ho chiesto a non so quante persone ma niente niente da fare, lo ammetto degli errori li ho fatti anche io (nulla di grave, non fumo, non mi drogo!) ma ho sempre cercato di rimediare. Poi qualche anno fa, ero riuscita a trovare un lavoretto, durato tre anni, con la paga bassa ma almeno ero felice. Poi mi hanno lasciato a casa. E adesso sono di nuovo allo stesso punto. Ho un senso di fallimento e ansia che mi porto dietro, e invidio gli altri che hanno un lavoro, le loro vite e io un bel niente, mi faccio schifo, vorrei sparire, e mi sento una persona fallita, perdaballe, poco seria e stupida. Per nulla intelligente. Mi sento così tanto in colpa, che ho iniziato a soffrire di attacchi di panico, anche di notte..e gastriti varie. Non ce la faccio più, veramente. Mio fratello e mia madre si arrabbiano con me quando dico queste cose, ma io mi sento così, ma nonostante tutto continuo a cercare. Anche se abito in un paese dove non c'è nulla e sono pure senza macchina. Grazie. Vorrei che il mio nome restasse anonimo grazie

Buongiorno, i problemi di lavoro non sono facili da risolvere perchè ovviamente ci si confronta con una realtà complessa. La psicologia però può rinforzare i lati dell'individuo che lo rendono più debole nell'affermarsi, nel proporsi e nell'interagire, anche con il mercato del lavoro. Può rinforzare l'autostima e la sicurezza di sé e aumentare perciò le capacità di far fronte a difficoltà o le abilità sociali. L'assenza del padre probabilmente non la ha aiutata in questo senso, ma la psicoterapia può rimediare a questa mancanza. Certamente è difficile che i problemi di lavoro si risolvano dall'oggi al domani, ma non mancano casi che sembrano quasi disperati e trovano invece una strada ottimale. 

Presumo anche che le gastriti, qualora si associno ad iperacidità, siano collegate a questo suo stato di insoddisfazione, perché la frustrazione genera aggressività e nello stomaco l'ambiente è necessariamente molto acido, dal momento che deve "aggredire" e scomporre gli alimenti in composti più facilmente digeribili.
Mi farebbe piacere se scrivesse una recensione anonima sul consulto, sul mio profilo.