Dott.ssa Valentina Sciubba

leggi (3)

Dott.ssa Valentina Sciubba

Psicologo, Psicoterapeuta, Psicosomatista

Ho 33 anni e da una vita soffro di attacchi di panico

Buona sera. Ho 33 anni e da una vita soffro di attacchi di panico. Con questi attacchi penso sempre alla fine della mia vita, alla morte, al nulla. Ho paura che non ci sia niente dopo la vita stessa, sempre avuto paura di questo. Nell’ultimo periodo sono nati dei nuovi pensieri in me. Pensieri che non avevo mai fatto. Legati alla vita, legati all’esistenza, penso che quello che mi circonda sia inreale, guardo il cielo e non trovo una spiegazione a tutto quello che mi circonda. Mi domando spesso perché sono nato qui dove sono, perché proprio nel mio anno di nascita, perché figlio di tizia e di tizio. Non so se riuscite a capire, ma non è facile spiegare quello che penso, non trovo le parole esatte. Questi pensieri escono fuori di colpo, sopratutto quando sono tranquillo e soprattutto la mattina appena sveglio. Mi guardò allo specchio e non mi riconosco, mi sento come se non fossi io o come se sia nato nel momento in qui mi siano apparsi questi pensieri. Ricordo a malapena cosa mi sia successo in questi 33 anni di vita. Non so se è la depressione o se sono affetto da qualche malanno ma credetemi è diventata una situazione invivibile. Aiutatemi se potete. Saluti a tutti.

Buongiorno, "una vita" con attacchi di panico, come lei dice, certo non è facile da sostenere, né rientra nella quotidianità della maggior parte delle persone.
Può avvenire che cerchiamo di allontanare da noi contenuti mentali negativi che ci angosciano ed è normale che ci interroghiamo sulle cause degli avvenimenti che ci colpiscono e ci interessano. Quanto sopra può spiegare perché sensazioni di irrealtà relativi a se stessi o all'ambiente siano sintomi frequenti nei disturbi d'ansia e nel suo caso in particolare.

Per guarire dagli attacchi di panico la Terapia Strategica Breve ha ottime linee guida, ma penso sia cruciale anche neutralizzare la paura più o meno inconscia che li sostiene e ciò potrebbe richiedere anche interventi di altri approcci come la Gestalt o altre condizioni. E' compito del professionista individuare la paura inconscia che sostiene l'ansia e di conseguenza predisporre le strategie di trattamento. L'ansia infatti per definizione è una "paura senza oggetto", ma in realtà l'organismo ad un livello profondo sa bene di cosa ha paura, anche se non è chiaro alla mente più razionale.
Se la risposta le è stata utile, è gradita una recensione su di essa sul mio profilo.