Come devo comportarmi con mio figlio?
Ho un figlio di 13 anni e mezzo fa la 3 media, da un mese ho notato un cambiamento lui, vuole sempre uscire con gli amici "giustamente", così ho iniziato a sua insaputa a controllare il suo telefono scoprendo che lui e il suo gruppo hanno cominciato ad usare la sigaretta elettronica, da quello che ho capito nelle chat usano il liquido senza nicotina, ma ho paura che poi iniziano con altro, lui non sa nulla che io ne sia al corrente e il mio istinto era quello di metterlo in punizione ma poi con calma ho cercato prima di affrontare la cosa parlandone" alla lontana "cioe spiegare quanto possano far male le sigarette e cose del genere, ma non ha avuto effetto. Vorrei trovare il modo giusto di affrontare la situazione, cosa dovrei fare? vi ringrazio molto
Buonasera Katia
Dalla richiesta che presenta mi sembra che il suo bisogno di controllare il telefono di suo figlio sia più “urgente” da quando lui esprime con più intensità il bisogno di condividere momenti e spazi (virtuali e non) con i suoi coetanei.
In fase adolescenziale e pre-adolescenziale è importante saper e poter costruire nuove intimità extra-familiari, sentirsi appartenere ad un gruppo e partecipare alla vita del gruppo di amici; è una fase importante in cui avviene una “nascita sociale”, che mette alla prova la capacità di essere indipendenti dai legami e dai “permessi” familiari, permette la crescita.
Accade anche spesso che ci si metta alla prova con trasgressioni e sperimentazioni a vari livelli.
Capisco la sua preoccupazione nel sentire la perdita di quote di controllo e il tentativo di ristabilire un certo “status quo”, ma mi sembra avverta una certa ambivalenza circa la possibilità di infantilizzare suo figlio (palesando il controllo dei suoi spazi ed eventualmente punendolo) e una difficoltà a costruire nuovi modi di svolgere il suo ruolo di guida.
In effetti è in questa fase di crescita in cui inizia un cambiamento nei figli che inevitabilmente comporta un riassestamento degli equilibri relazionali con i genitori; tra spinte all’indipendenza e alla sperimentazione dei figli e preoccupazioni genitoriali può non essere semplice costruire nuove forme di relazione, che supportino senza frenare troppo le spinte evolutive.
Spero di esserle stata utile; nel caso desideri approfondire le sue domande se vuole posso riceverla a studio, sono a Roma nel quartiere Tuscolano e in zona Aventino-Ostiense.
Cordialmente.