psicologo, psicoterapeuta, psicodiagnosta, consulente tecnico di parte
Perchè mi sento disturbato a livello dell'umore e del pensiero?
Salve,
con un lieve imbarazzo mi rivolgo ad esperti della psiche, che possano darmi un piccolo aiuto o chiarimento rispetto a dei disturbi o disagi, che sto vivendo da un po di tempo a questa parte.
Premetto che ho 31 anni e che ho per diverso tempo abusato di alcool, conducendo una vita non del tutto regolare.
Ad oggi, ho ridotto drasticamente l'utilizzo di sostanze alcoliche, regolarizzando il ritmo della mia vita ma..... da circa 1 anno sono preda di turbe a livello emotivo, che mi portano ad una "depressione", nonchè a pensieri lugubri.
In verità il mio problema è che sono spaventato da questi pensieri, non è una voglia di farla finita, ma più che altro una paura di poterlo fare, cosa che assolutamente non voglio!
E' come se quotidianamente mi svegliassi con un senso di oppressione, di vuoto, di timore e di paura, non riesco ad essere tranquillo e spensierato insomma!
Queso mi porta anche a pensare ad un mio salto nel buio, dal quale non riuscirei a tornare indietro.
E' una continua lotta tra me e me che non ha nè vincitori nè vinti, ma mi provoca molto disagio.
Non nascondo che ci sono dei giorni, ormai sempre più rari in cui sto bene e penso poco alle mie turbe.
Non capisco il motivo di tutto questo, ma so per certo che mi sta rendendo la vita parecchio difficile.
Grazie per l'attenzione.
Penso che nel suo caso trattasi di una preoccupazione di secondo tipo, cioè preoccupazione per dei pensieri ai quali tende a dare molta importanza. Potrebbe provare a ridurre questa preoccupazione di secondo tipo e forse si sentirà meglio e riuscirà forse a capire quali sono i motivi per cui ha questi "pensieri lugubri", come lei dice. Generalmente potrebbe trattarsi di sogni e/o desideri non realizzati, un senso di frustrazione per qualcosa, ecc.. La sua attenzione penso sia giusto spostarla dal terrore di fare "un salto nel buio" ad una rinuncia a combattere contro se stesso nel tentativo di raggiungere una "normalità", che in senso assoluto non esiste. Tutti possiamo avere pensieri lugubri qualche volta e non solo lei, ma in genere la gente non gli da troppa importanza e quasi per incanto questi pensieri passano. Può darsi che lei si tenga attaccato a questi pensieri per un "beneficio secondario", cioè che in fondo questo senso di "oppressione" le regala qualcosa di piacevole paradossalmente. Se non riesce a farcela da solo può provare a farsi aiutare da un professionista, anche rivolgendosi ad un consultorio. Le auguro in ogni caso di stare meglio e di ritrovare una certa tranquillità al più presto possibile, nella speranza di essere riuscito a darle qualche indicazione positiva. Saluti e tanti auguri.