Attacchi di panico in caso di altezza e ostacoli stradali
All’età di 17 anni ho avuto un terribile incidente in motorino.. mi sono fatta una bruttissima frattura alle vertebre lombari ed i medici mi hanno immediatamente avvisato che avrei avuto altissime probabilità di rimanere su una sedia a rotelle. Fortunatamente questo non è successo, dopo diversi mesi, mi sono rialzata piano piano dal letto e grazie alla fisioterapia ho ripreso a camminare e correre come facevo prima… ma una cosa è cambiata! Da quel momento ho iniziato a soffrire di “vertigini”. (Adesso ho 33 anni) non riesco a fare le scale mobili, mi paralizzo se sono vicino ad una ringhiera. Mi prendono gli attacchi di panico se mi trovo in auto e intorno a me vedo il vuoto (ad esempio su un ponte) o all’interno alle gallerie stradali con la paura di sbandare . Mi paralizzo, mi vengono i crampi alle mani, inizio a sudare, si annebbia la vista, il mio corpo si irrigidisce. Come se avessi paura di farmi di nuovo male. È come se avessi una percezione amplificata del pericolo. Ho sempre cercato di non arrendermi, di superare queste paure, che prima non avevo. Adesso ho addirittura iniziato a fare un lavoro che richiede di spostarmi ogni giorno tra TOSCANA e LIGURIA. Ora più che mai devo trovare una soluzione a questo problema. Mi rendo conto che se in quel momento cerco distrazioni, chiamo qualcuno, canto a squarciagola, si calma un minimo perché mi distraggo dal pericolo, ma avvolte non basta. Cosa posso fare?
Buongiorno Erika,
da quello che leggo lei ha una forte motivazione a risolvere una situazione che le crea disagio, legata indubbiamente all'esperienza passata.
Le suggerirei di iniziare un percorso terapeutico per elaborare le emozioni legate all'esperienza passata e alla situazione attuale.
Cordiali saluti
dott.ssa Veronica Cascone
studio di psicologia online