Non riesco a correggere questo suo atteggiamento
Buongiorno, ho due figli uno di 9 anni e uno di 7 anni , trovo qualche difficoltà nel gestire il carattere del figlio più piccolo . Un breve descrizione sul bambino è vivace, si relaziona discretamente bene con i compagni di classe, piuttosto affettuoso, non ha problemi a scuola. Nonostante tutto ci sono dei problemi : il primo è molto pauroso , non va nella sua stanza da solo , se siamo in un posto nuovo assieme prima di allontanarsi lo studia molto bene e comunque mi tiene controllato , quando invece esco mi riempie di domande su quando torno , quanto sto via dove vado ecc. ecc. Secondo problema il carattere, se gioca con il fratello o altri amici esagera sempre, uno gli fa la pernacchia e lui sputa, uno dice che lo sta battendo e lui gli da un calcio o si fa venire attacchi di rabbia tipo calci contro il muro o crisi isteriche, inoltre non si mette mai in competizione , se deve fare qualche sport e richia di non “primeggiare“ abbandona , non sono ancora riuscito a farlo andar ein bici senza rotelle . Non riesco a correggere questo suo atteggiamento , chiedo consiglio a voi , grazie.
Buongiorno Emanuele, da come descrive suo figlio credo che complessivamente sia un bambino ben adattato. Concordo però con lei che i comportamenti che la impensieriscono, diciamo così, meritano di essere compresi e significati.
Per le informazioni che lei ha fornito posso esprimere un’idea, certamente tutta da verificare e non esaustiva. Probabilmente il bambino è poco sicuro di sé (e su questo aspetto non posso avanzare ipotesi esplicative) e compensa questo senso di fragilità con comportamenti un po’sopra le righe. Data la sua età non può capire quali sentimenti ed emozioni lo muovono e, come spesso fanno i bambini, esprime il disagio che sperimenta attraverso dei comportamenti. Sembra anche tollerare poco la frustrazione.
Forse potrebbe esserle di aiuto una consulenza da parte di un professionista, anche breve, che possa aiutarla a dare senso a questi comportamenti e che la aiuti a non viverli con timore e preoccupazione.