Mi rendo conto che non riesco a comunicare pienamente e non mi sento molto normale per questo
Buonasera, fin dall'asilo non comunicavo, non stringevo amicizie ero sempre sola a giocare e litigavo con i bambini, questo mio comportamento è durato fino alle elementari. Alle medie ero presa in giro da quasi tutta la scuola, il solito bullismo a volte anche pesante, 3 anni orribili che mi hanno portato a sviluppare nel tempo attacchi di panico e ansia, talvolta talmente forti da svenire in occasioni come il primo giorno di scuola. Negli ultimi 2 anni sono svenuta durante rapporti sessuali, non ogni volta, sarà succeso un paio di volte, mi prendeva il panico, ma dal nulla. Col tempo sono riuscita ad eliminarli quasi completamente, cercando di controllarmi a parte quando ho troppa gente intorno, non riesco a starci e mi allontano. Oppure nei lavori di gruppo a scuola, non riesco a dividere le cose da fare, vorrei fare sempre tutto io a modo mio e mi arrabbio tantissimo perchè non posso, quasi da piangere. Ora ho 19 anni e sono riuscita a farmi degli amici, ogni tanto esco la sera con loro, ma molte volte mi rendo conto che sono inopportuna, non so bene come spiegarlo, è come quando fai una battuta e non ride nessuno. Quando incontro persone nuove non riesco a comunicare, mi agito, vado nel panico e non spiaccico parola.. è molto imbarazzante. In realtà mi trovo bene da sola, mi piace immaginare le cose e pensarci per tanto tempo, forse perchè ormai mi sono abituata ma mi rendo conto che non riesco a comunicare pienamente e non mi sento molto normale per questo. Ho paura di avere difficoltà nel lavoro in futuro e vorrei proprio capire perchè sono così.. Com'è possibile? Non lo sono diventata, fin da quando mi ricordo sono così. Vorrei solo capire il perchè
Buongiorno Angela, mi sembra che la questione da Lei illustrata abbia radici lontane nel tempo e che le abbia procurato, e tuttora procuri, sofferenza e limitazioni nella sua vita personale.
Per questo motivo mi sento di consigliarle di prendere sul serio questo bisogno che sta condividendo con i professionisti iscritto al sito di psicologi-italia e di rivolgersi ad un professionista che la aiuti a far luce su ciò che sta accadendo. Da come si descrive, mi pare abbia la ccapacità di osservarsi e rifilettere su di sè, per cui credo che un percorso psicoterapeutico orientato non tanto e non solo alla rimozione di un sintomo, possa certamente essere una buona occasione per lei per prendere in mano le sue questioni più personali e per poter acquisire strumenti utili alla gestione attiva delle difficoltà.
Alla sua giovane età molti cambiamenti, anche in tempi abbastanza rapidi, sono possibili. Colga questo momento di "crisi" per darsi la possibilità di trovare un nuovo e più funzionale equilibrio.