Ruolo del marito negli attacchi di panico della moglie
Buon giorno
In questo momento tragico di covid19, dopo un periodo iniziale di "quarantena obbligatoria" in casa è scoppiato un problema di relazione già presente da tempo. Le relazioni con mia moglie negli ultimi 6/7 anni sono state molto travagliate, sia per malattie sue che mie; queste hanno profondamente compromesso le nostre relazioni e reso la convivenza molto faticosa. Abbiamo tre figli grandi, ognuno indipendente e professionalmente ben posizionati. Con i figli i rapporti sono buoni. Alcuni anni fa (cinque per la precisione) mia moglie ebbe una serie di attacchi di panico che poi superò autonomamente. Ora in questo frangente tragico del covid 19 ha avuto forti momenti di ansia e nei giorni scorsi anche di panico. Io dal mio canto sono fortemente preoccupato per la mia salute essendo immunodepresso.
La mia domanda è la seguente: a fronte della pressante richiesta di supporto e sostegno da parte di mia moglie cosa posso fare? Cosa posso dire e come devo fare per almeno essere un pò d'aiuto? Grazie
Caro Mario,
La sua lettera mi ha colpito molto per la generosità e l'amore che da essa traspaiono.
Il panico ha una sintomatologia complessa che deriva certamente dall'ansia e ancora prima dalla paura ed è sempre la conseguenza di un accumulo di forti tensioni interne.
Sappiamo bene che nel momento attuale la paura è l'emozione più sentita, proprio in termini di "minaccia" fisica alla sopravvivenza dovuta alle vicende di contagio del covid-19... (purtroppo la vostra zona è stata anche molto duramente colpita).
Probabilmente anche gli ultimi travagliati anni in cui la vostra salute ha vacillato sono stati vissuti con apprensione e ciò può aver reso sua moglie un po' più fragile.
La prima cosa che le suggerisco è di cercare un collega nella vostra città, possibilmente con orientamento cognitivo o che pratichi l'EMDR. Anche se momentaneamente è difficile che possiate incontrarlo di persona, sarebbe comunque un valido sostegno.
Ma cosa può fare lei adesso per sua moglie?
Il mio consiglio è quello di essere presente e di rafforzare la solidità della sua presenza soprattutto nei momenti di crisi.
Sua moglie può imparare a gestire la crisi prima che diventi insostenibile principalmente con il respiro profondo (diaframmatico) e poi con l'attenzione alla costellazione delle sensazioni che preludono all'arrivo dell'attacco di panico (qual è di solito la prima sensazione? incominciate da questa); in questo modo sin dalle prime avvisaglie è possibile che si senta sempre più in grado di avere il controllo di ciò che le succede.
Il respiro è il fulcro del lavoro per gestire il panico ed è importante per abbassare quelle tensioni emotive che ne generano i sintomi, quindi va praticato e allenato anche quando sua moglie è tranquilla (ad es. scegliendo 5 minuti al giorno).
Mi rendo conto che non sia semplice... come non lo è dare dei consigli pratici per iscritto in una e-mail...
Non so se le sono stata d'aiuto, spero che potrete rivolgervi a un collega il prima possibile per lenire la sofferenza di sua moglie e di riflesso la sua.
Un saluto cordiale.