Dott.ssa Verusca Giuntini

Dott.ssa Verusca Giuntini

Psicologa Psicoterapeuta Terapeuta E.M.D.R.

Bambina 11 anni non ha amiche

Buongiorno,
Ho due figli tra cui una bambina di 11 anni la quale é sempre stata molto timida, e dai tempi dell'asilo ha sempre fatto fatica a fare amicizia con le bambine.
Alle elementari faceva parte di un gruppo di altre 4 bambine che però la mettevano sempre in disparte e non la cercavano mai per giocare. Adesso siamo alle medie e speravo in una svolta, speravo che potesse trovare almeno una amichetta con cui condividere lo studio e il tempo libero. In un primo momento sembrava che avesse trovato qualcuno ma...niente.. anche questa volta l hanno messa in disparte. .tanto che quando chiede alle sue compagne i compiti per il giorno dopo non le rispondono nemmeno. Io ho sempre cercato di creare situazioni con gli altri genitori, in modo che lei potesse socializzare un po di più....ma non é servito a niente. Segue danza classica da quando aveva 5 anni ma anche con le compagne di danza non é riuscita ad instaurare nessuna amicizia importante. Sono molto preoccupata perché vedo che lei ci rimane male. Grazie per le vostre risposte

Cara Olga,

Ho una gran pena nel cuore per la sua sofferenza di madre e provo tanta tenerezza per la "forza gentile" di sua figlia.

Sarebbe, di certo, molto gratificante per la bambina se riuscisse a venire fuori dal suo "guscio" di timidezza... 

Quasi sicuramente, se lo è sempre stata, la sua timidezza è un tratto temperamentale.

In questo caso essa diventa un problema di ordine psicologico solo se causa sofferenza: allora andrebbe assolutamente vista con un/a professionista dell'età evolutiva.

È un dato molto positivo che la bambina abbia provato ad instaurare amicizie; tuttavia il fatto che poi abbia sperimentato ripetute frustrazioni nel momento in cui (una volta raggiunto un primo risultato relazionale) le amiche la lasciavano in disparte potrebbe aver avuto ricadute sul senso del valore di sé.

Io credo che, se si tratta di vera timidezza, la bambina abbia delle buone risorse interiori e, quindi, sia capace di trovare delle strategie proprie da elaborare e mettere in campo. Lei da mamma nota che sia figlia "resta male" di fronte all'esclusione delle amiche... Ma questo di per sé non è una cosa per forza negativa! Certo è che lo diventa se vede che la bimba si avvilisce, si chiude o se "l'esclusione" è perpetrata con modalità vessatorie.

A mio avviso le converrebbe valutare di affidarsi un/a collega che lavori con l'età evolutiva per capire insieme come avvengono gli approcci amicali di sua figlia, le esclusioni da parte delle amiche, e per indagare quanto la bambina soffra di queste situazioni, magari aiutandola a relazionarsi con meno difficoltà in futuro. 

A quell'età i bambini sono orientati alla vita e sono ricchi di risorse personali e, secondo la mia esperienza, i percorsi psicoterapeutici non sono lunghi.

Le auguro ogni bene.

Un saluto cordiale.