La mia ragazza è depressa e non so come comportarmi e come aiutarla
Buongiorno,
da qualche mese ormai vedo la mia ragazza sempre più stanca e triste, ormai senza voglia di fare nulla. Negli ultimi tempi la cosa è peggiorata al punto che non si alza dal letto o dal divano per tutto il giorno, non ha voglia di parlare e ha perso interesse in qualsiasi cosa. E piange molto frequentemente. Parte di questo malessere deriva dalla sua situazione familiare da sempre molto complicata, ma la cosa si è aggravata tantissimo con la pandemia. Lei infatti vive da sola e lavora da casa, e resta quindi per gran parte del tempo da sola, senza mai avere nessuno con cui passare del tempo e sfogarsi un po'.
Sebbene la sua depressione non sia in realtà stata certificata da un medico che l'ha visitata o sentita, la mia psicologa, a cui ho raccontato il tutto, e anche un mio amico a sua volta depresso e che sta cercando di uscirne, mi hanno certificato la diagnosi.
Io vorrei poterle dare del conforto, per quanto possibile, ma faccio tantissima fatica, sia perché non saprei bene cosa fare (causa anche pandemia e limitazioni nelle attività), sia perché sono una persona molto sensibile a mia volta, e vederla così mi manda in lacrime senza riuscire a fare nulla di concreto. Oltre a questo, cerco comunque di passare più tempo possibile con lei, ma questo si limita principalmente alla sera dopo lavoro e ai weekend.
Vorrei quindi chiedere cosa posso fare e soprattutto quali comportamenti sono più corretti ed efficaci in casi come questo.
Aggiungo infine che sono riuscita a convincerla ad iniziare un percorso da una psicoterapeuta della zona, che spero sia in grado di aiutarla. Tuttavia ha appena iniziato, ha fatto un solo incontro e nel frattempo la vedo che sta sempre più male.
Gentile Francesco, un solo incontro è davvero poco... Cerchi di avere pazienza e fiducia lei per primo. Purtroppo ciò che sperimentano le persone che vedono un loro caro o una loro cara soffrire di uno stato depressivo è un grande senso di impotenza e talora rabbia...
Le suggerisco di stare vicino alla sua compagna, senza falsi entusiasmi o incoraggiamenti forzati, ma semplicemente stando al suo fianco per accompagnarla. Utilizzi le immagini... può ad esempio immaginarsi (ad occhi chiusi quando è da solo) di accompagnare questa ragazza lungo un sentiero che, probabilmente, di presenterà oscuro e richiederà di fare pochi passi per volta e poi riposare prima di riprendere... oppure in una foresta... O dove vuole lei: si lasci guidare dalla sua immagine...
L'immaginazione può aiutare lei stesso a rinforzare il suo ruolo di compagno-accompagnatore e a diminuire il senso di impotenza che sperimenta.
Restando a disposizione per ulteriori eventuali informazioni o chiarimenti, la saluto cordialmente.
Dott.ssa Verusca Giuntini