Dott.ssa Virginia Oldoini

Dott.ssa Virginia Oldoini

Psicologo, Psicoterapeuta

Mio figlio ha problemi a scuola

Buongiorno, vorrei parlarvi di Matteo mio figlio che compirà 5 anni il 22 dicembre. Matteo è un bambino molto sveglio dalle spiccate capacità cognitive ( a 2 anni sapeva i nomi degli animali in inglese), ha la passione per i dinosauri come molti compagni di scuola, ha una buona dialettica, e non rimane mai senza parole, trova sempre una scappatoia. E' un bambino molto testardo, non accetta quasi mai il no come risposta. Adesso poi si trova a dover digerire l'arrivo della sorellina che al momento ha 10 mesi,ed è molto sveglia anche lei, adesso vuole ritornare a letto con me, anche se la sorellina dorme nel suo lettino. Il nostro problema è a scuola. Il rientro è stato devastante, non voleva andare,pianti urla, i primi giorni sono stati tragici. Adesso non piange più pero' le maestre riferiscono che,la maggior parte delle volte non vuole partecipare alle attività di gruppo, e preferisce giocare da solo. Se viene letta una storia lui preferisce ascoltarla da lontano, e non insieme agli altri, magari facendo contemporaneamente le costruzioni. Preciso che non ha problemi nel socializzare anzi se andiamo ai giardini gioca con tutti i bambini (piccoli, grandi, maschi, femmine). Se devono fare un disegno sulla storia appena ascoltata lui si rifiuta di farlo, e se alla fine le maestre lo convincono, lui disegna una cosa che gli piace a lui e non quello che gli viene chiesto. Le maestre sono molto preoccupate perchè non trovano un canale per poterlo aiutare a portare a termine quello che gli viene chiesto, e noi dal canto nostro non sappiamo quale sia il metodo giusto. Cosa dobbiamo fare portarlo da uno psicologo?? come possiamo aiutarlo?? Grazie

Gentile Signora,

 

è frequente e naturale che i bambini reagiscano provando gelosia nei confronti di un fratellino appena nato e che mettano in atto comportamenti di chiusura e di opposizione alle richieste scolastiche. Suo figlio probabilmente è consapevole che quando va a scuola la sorellina rimane a casa con la mamma, o altra figura di accudimento, ed esprime la sua rabbia e gelosia per questo attraverso il pianto e il comportamento oppositivo. Sarebbe importante esplorare che non ci siano altri fattori che intervengono a creare il momento di difficoltà che suo figlio sta vivendo.

Se questi comportamenti dovessero perdurare potrebbe essere utile che lei, insieme, al padre facciate dei colloqui con uno psicologo/a per vedere come poter aiutare vostro figlio.

Saluti,