Buongiorno. Ho un bimbo di 4 anni che in ogni occasione di distacco da me piange. Piange se lo lascio dai nonni, piange se lo lascio con gli zii, la mattina davanti la classe o il pomeriggio in piscina, ma anche ad una festa in cui deve stare senza di me. Lui è consapevole di dover trascorrere del tempo senza di me e fino al luogo dove lo porto ci va sereno (apparentemente), ma nel momento del saluto si dispera, mi dice che ha bisogno di un altro abbraccio o bacio e che non ce la fa. É palese la sofferenza di quel momento. Soffro personalmente di ansia e attacchi di panico e riscontro in queste fasi in lui una vera angoscia. Non so mai come comportarmi, anche perché insegnanti di scuola o di nuoto possono solo prenderlo e portarlo nell’attività, ma io cosa devo fare? Dopo l’attività devo parlarne con lui? Questo capita ogni mattina, é capitato tutto il primo anno di materna e anche ad oggi nel secondo anno. Mi sono ormai arresa ma è frustrante. Potete aiutarmi?
Gentile Emanuela, mi spiace molto per la situazione che lei e suo figlio state vivendo. Comprendo la sua frustrazione e l'angoscia manifestata dal suo bambino. I comportamenti che descrive potrebbero essere il risultato di pensieri ed emozioni difficili da comprendere e organizzare, questo non li rende di per sé problematici, ma sicuramente degni di nota in quanto faticosi. Credo sia importante poter valutare la situazione in maniera accurata. A tal proposito, ritengo opportuno che possa considerare la possibilità di richiedere un consulto psicologico, utile a lei in prima persona e per aiutarla ad aiutare suo figlio.
Resto a disposizione, anche online.
La saluto caramente.
Dott.ssa Martina Lombardozzi
Roma
La Dott.ssa Martina Lombardozzi offre supporto psicologico anche online
Gentile mamma, i bambini piangono per esprimere il dispiacere di allontanarsi da una figura preferita. Va considerato poi che i figli sono molto sensibili ai nostri stati d'animo ed è possibile che al dispiacere si aggiunga la preoccupazione che percepisce nella mamma che lo lascia in quel momento.
Si faccia aiutare da un collega della sua città, a capire meglio i suoi stati d'animo al distacco dal bambino. Se lei sta meglio forse anche lui accetta meglio di lasciarla, magari il pianto dura meno oppure non piange per niente.
Un cordiale saluto.
Dr. Patrizia Mattioli
Roma
La Dott.ssa Patrizia Mattioli offre supporto psicologico anche online
Buonasera, sicuramente sarebbe utile avere altri elementi per capire meglio i motivi del comportamento di suo figlio. Uno di essi è ad esempio il numero delle figure di accudimento: c'è la possibilità che il bambino sia accompagnato dal padre, dai nonni, da una zia o lei è la principale quasi esclusiva figura di accudimento?
L'ansia è un'emozione contagiosa, anche tra adulti e ancor di più in ambito familiare, per cui è assolutamente consigliabile che lei, in quanto madre, curi la sua, sia per se stessa che per il bambino.
I disturbi d'ansia si curano facilmente con la Terapia Strategica Breve, soprattutto se integrata da un approccio che vada più alla causa del problema. Le lascio il link ad un mio articolo sull'argomento, su questo sito https://www.psicologi-italia.it/ansia-e-depressione/attacchi-di-panico/articoli/strategie-efficaci-contro-gli-attacchi-di-panico.html.
Mi sembra quasi evidente che il bambino abbia paura di perderla; se da una parte è normale che i bambini abbiano reazioni simili, sarebbe il caso di approfondire i motivi per cui tale reazione sia notevole ma soprattutto non vada scemando con il tempo. A tal fine sarebbe utile sapere come si comporta dopo il distacco, nei suoi rapporti a scuola o in piscina.
In definitiva le consiglio comunque di consultare uno psicoterapeuta, magari assieme al padre del bambino perché comunque ottimi risultati si ottengono se si cerca e si trova la soluzione del problema coinvolgendo i genitori. La terapia "passa" attraverso i genitori.
Se il consulto le è stato utile mi farebbe piacere se lo recensisse nello spazio dedicato alle recensioni sul mio profilo.
Roma
La Dott.ssa Valentina Sciubba offre supporto psicologico anche online
Gentile Emanuela,
comprendo bene il disagio che sta vivendo e la grande frustrazione nell'affrontare il pianto del bambino.
Credo sia fondamentale affrontare la sua personale condizione che narra di ansia e attacchi di panico che inevitabilmente arrivano come sfondo insicuro al bambino.
Se vorrà intraprendere un percorso terapeutico, avrà la possibilità di comprendere a cosa è correlata l'ansia e trovando delle risposte per sè in automatico le troverà per suo figlio.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Aida Faraone
Palermo
La Dott.ssa Aida Faraone offre supporto psicologico anche online