Bambino 4 anni ansioso al distacco con la mamma
Buongiorno. Ho un bimbo di 4 anni che in ogni occasione di distacco da me piange. Piange se lo lascio dai nonni, piange se lo lascio con gli zii, la mattina davanti la classe o il pomeriggio in piscina, ma anche ad una festa in cui deve stare senza di me. Lui è consapevole di dover trascorrere del tempo senza di me e fino al luogo dove lo porto ci va sereno (apparentemente), ma nel momento del saluto si dispera, mi dice che ha bisogno di un altro abbraccio o bacio e che non ce la fa. É palese la sofferenza di quel momento. Soffro personalmente di ansia e attacchi di panico e riscontro in queste fasi in lui una vera angoscia. Non so mai come comportarmi, anche perché insegnanti di scuola o di nuoto possono solo prenderlo e portarlo nell’attività, ma io cosa devo fare? Dopo l’attività devo parlarne con lui? Questo capita ogni mattina, é capitato tutto il primo anno di materna e anche ad oggi nel secondo anno. Mi sono ormai arresa ma è frustrante. Potete aiutarmi?
Buonasera, sicuramente sarebbe utile avere altri elementi per capire meglio i motivi del comportamento di suo figlio. Uno di essi è ad esempio il numero delle figure di accudimento: c'è la possibilità che il bambino sia accompagnato dal padre, dai nonni, da una zia o lei è la principale quasi esclusiva figura di accudimento?
L'ansia è un'emozione contagiosa, anche tra adulti e ancor di più in ambito familiare, per cui è assolutamente consigliabile che lei, in quanto madre, curi la sua, sia per se stessa che per il bambino.
I disturbi d'ansia si curano facilmente con la Terapia Strategica Breve, soprattutto se integrata da un approccio che vada più alla causa del problema. Le lascio il link ad un mio articolo sull'argomento, su questo sito https://www.psicologi-italia.it/ansia-e-depressione/attacchi-di-panico/articoli/strategie-efficaci-contro-gli-attacchi-di-panico.html.
Mi sembra quasi evidente che il bambino abbia paura di perderla; se da una parte è normale che i bambini abbiano reazioni simili, sarebbe il caso di approfondire i motivi per cui tale reazione sia notevole ma soprattutto non vada scemando con il tempo. A tal fine sarebbe utile sapere come si comporta dopo il distacco, nei suoi rapporti a scuola o in piscina.
In definitiva le consiglio comunque di consultare uno psicoterapeuta, magari assieme al padre del bambino perché comunque ottimi risultati si ottengono se si cerca e si trova la soluzione del problema coinvolgendo i genitori. La terapia "passa" attraverso i genitori.
Se il consulto le è stato utile mi farebbe piacere se lo recensisse nello spazio dedicato alle recensioni sul mio profilo.